Rassegna stampa su Beffati docenti e dipendenti: CdM dà via libera al recupero degli scatti 2012, ma a danno delle attività scolastiche e lasciando fermo lo stipendio di 800mila lavoratori
Rassegna stampa su Beffati docenti e dipendenti: CdM dà via libera al recupero degli scatti 2012, ma a danno delle attività scolastiche e lasciando fermo lo stipendio di 800mila lavoratori
Iacono (PD) e Pagano (NcD) presentano tutti gli emendamenti richiesti su Quota 96 scuola (copertura 400 mln dai Monopoli) 1.46 e 2.24, sblocco del turn-over al netto di stabilizzazioni 3.24 e 3.70 e mobilità 5.7 e 5.21, tutela delle prerogative RSU del Comparto e delle RSA della Dirigenza 7.17 e 7.17, 7.47 e 7.48, rispetto del trattamento economico e giuridico in godimento nei trasferimenti del personale 5.8 e 5.20, autorizzazione Atenei a chiamata diretta straordinaria di ricercatori a tempo indeterminato con tre anni di dottorato, assegno e insegnamento 14.2 o 14.3 e 14.16.
Il Ministro dell’Istruzione ha dichiarato che “l’esito della valutazione sarà utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti”. Ma cosa si vuole “premiare” con 175 euro al mese lordi, pari al 3,86% della busta paga? E’ forte tra i sindacati la tentazione di lasciar perdere, di firmare pur di chiudere una vicenda che si trascina ormai da quattro anni consecutivi. Anief non ci sta: accettare supinamente questa proposta significherebbe avallare i comportamenti illegittimi e vessatori del Miur, con la “regia” del Mef, che vanno dai tagli del Fondo unico a livello nazionale fino alla pretesa di imporre le proprie pretese sui contratti regionali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “visto che bisognerà andare in giudizio dal giudice del lavoro per recuperare il maltolto, meglio sarebbe allora arrivarci da un punto di forza, perché evidentemente è più facile impugnare un atto unilaterale che un contratto”.
La conferma è giunta dal vice capo di gabinetto Miur, il dottor Rocco Pinneri, che il 15 gennaio ha ricevuto al Ministero una delegazione guidata dal presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico: durante l'incontro, sono stati affrontati i temi del futuro concorso a cattedra che assegnerà 63.712 posti, del precariato e del pronunciamento della Corte di Giustizia europea. Ma che delle tante pronunce dei tribunali sull'inserimento nelle GaE e delle possibile soluzioni, da inserire nel decreto Milleproroghe 2016, della riforma del sostegno e della scuola dell’infanzia. Nel caso non fossero accolte, il sindacato ha ribadito la volontà di ricorrere in tribunale, proprio per consentire ai giovani “dottori” di poter partecipare a un concorso che si preannuncia per l’ennesima volta sub judice prima ancora di essere pubblicato.
Marcello Pacifico (presidente Anief): le graduatorie devono essere riaperte e la stessa adunanza plenaria non potrà cambiare un indirizzo univoco finora sposato dal giudice d'appello, salvo sconfessare gli stessi relatori estensori e presidenti di sezioni dei processi già celebrati.
Mentre nell’ultimo biennio in Europa la percentuale di giovani fino a 24 anni privi di un’occupazione e che non seguono un percorso di formazione o educazione, passa dal 17,1% al 16,3%, in Italia si registra il livello più alto di Neet dell’Ue con il 29% (tra il 21% e il 27% in Romania, Spagna, Bulgaria, Cipro e Grecia) ma con picchi oltre il 40% in Calabria e Sicilia. Anche Eurostat ha rilevato che su appena sei regioni in Europa con il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni inferiore al 50%, quattro sono in Italia, Puglia (con il 45,7%, ndr), Campania (42,7%), Calabria (42,6%) e Sicilia mentre una è in Spagna (Ceuta) e una in Grecia ((Dytiki Ellada).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): bisogna incentivare i lavoratori della scuola, docenti e Ata, tornando a dare loro stipendi dignitosi, iniziando a riportarli almeno al costo della vita, con un rinnovo contrattuale vero che preveda 100 euro di aumento e 5mila di arretrati; metterli nelle condizioni di lavorare meglio, riducendo il numero di alunni cui devono indirizzare il loro insegnamento. Per Meridione e Isole occorre attuare delle deroghe agli organici di personale e alla formazione delle classi, favorendo copresenze e attività pomeridiane che coprano il vuoto di offerta culturale.