Entro giovedì 15 ottobre, gli 8.500 istituti sono tenuti a comunicare all’amministrazione per via telematica i posti da potenziare indicando delle generiche aree disciplinari: 6 per la scuola primaria e 7 per la secondaria. A parte il fatto che i 55mila neo-assunti potenziali per coprire queste cattedre arriveranno solo il 1° settembre 2016 e dovranno pure passare per il giudizio dei presidi, il Ministero ha abilmente creato le condizioni per assegnare alle scuole non gli insegnanti di cui le scuole hanno effettivamente bisogno, ma quelli presenti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito. E probabilmente pure il personale di ruolo in sovrannumero. Il tutto per assecondare le necessità della macchina burocratica-amministrativa. E non quelle espresse dagli organi collegiali dei singoli istituti. Così se una scuola chiede un docente di musica, arriveremo al paradosso che al suo posto potrà arrivare un collega di educazione fisica.
Marcello Pacifico (presidente Anief): si tratta di un epilogo che si commenta da solo. E anche molto diverso rispetto a quanto indicato dal comma 95 della Legge 107, che stabiliva di procedere al potenziamento dell’autonomia collegandolo all'offerta formativa e alle attività progettuali previste dal nuovo Piano dell’offerta formativa.