A rivelarlo è uno studio pubblicato oggi da Voglioilruolo.it: una mobilità così elevata tra ultraquarantenni e ultracinquantenni si spiega facilmente col fatto che con queste fasce di età coincidono anche gli ingressi in ruolo. Tanti spostamenti anche nella fascia 50-70 anni. Solo 30mila i prof under 40 che hanno cambiato sede.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): a chi accampa motivi di continuità didattica ricordiamo che già oggi sono caduti perché la mobilità è possibile a livello provinciale. Dire no almeno all’assegnazione provvisoria immediata significa invece opporsi a far costruire una famiglia al personale, in particolare a decine di migliaia di donne, che nella scuola rappresentano la stragrande maggioranza del corpo docente. E per quelle che già ce l’hanno, di ricongiungersi con marito e figli.