• FORMAZIONEFORMAZIONE
  • CEDANCEDAN
  • CercaCerca
  • RicorsiRicorsi
ACCEDI AI SERVIZI ONLINEACCEDI ISCRIVITI

Accedi ai servizi online

  • Registrati
  • Nome utente dimenticato?
  • Password dimenticata?
AniefAniefAnief
contatti
  • Chi Siamo
    • Manifesto
    • Statuto
    • Codice deontologico
    • Regolamento Interno
    • Regolamento recante trattamenti normativi e di indennità economiche
  • Iscrizioni
  • Ricorsi
  • DIPARTIMENTI
    • Afam
    • Università
    • Enti di Ricerca
  • Servizi
  • Formazione
  • RSU/TAS
    • Contatti - settore RSU
    • RSU/TAS: aggiornamento professionale
    • Terminale Associativo - TAS / Dirigente Sindacale Territoriale ANIEF - DSTA
    • Le nostre piattaforme contrattuali
    • Campagna RSU 2022
    • Candidati RSU ANIEF 2022
    • LA RASSEGNA SINDACALE
    • ASPETTANDO IL CONTRATTO - Webinar di Approfondimento
    • Conferenze Organizzative 2022-23
    • Seminari di legislazione scolastica 2023
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2023
  • Stampa
    • In primo piano
    • La stampa scrive
    • News
    • News Formazione
    • Anief Informa
    • Rassegna stampa
    • Gazzetta Amministrativa
    • Archivio
      • Parlamento
      • Governo
      • Audizioni
      • Notizie dal MIUR-USP, dai Sindacati e dalla Scuola
      • Visto da Vicino "Tecnica della Scuola"
  • Contatti
    • Contatti Segreteria Nazionale
    • Sedi regionali
    • Contatti per la Pubblica Amministrazione
  • Normativa
    • Legislazione
    • Amministrazione
    • Giurisprudenza
    • Contrattazione
    • La scuola dei diritti
  • Supporto
  1. Sei qui:  
  2. Home
  3. Normativa
  4. Giurisprudenza
  5. Carta del docente, il tribunale di Venezia fa avere altri 3 mila euro ad un supplente annuale. La motivazioni: come si fa non darla ai precari se è concessa anche agli insegnanti part-time, in prova (quindi non ancora assunti), comandati, distaccati, fuor

Carta del docente, il tribunale di Venezia fa avere altri 3 mila euro ad un supplente annuale. La motivazioni: come si fa non darla ai precari se è concessa anche agli insegnanti part-time, in prova (quindi non ancora assunti), comandati, distaccati, fuor

  • Stampa

Ancora 3 mila euro ad un docente in un’unica soluzione da parte del tribunale di Venezia: a distanza dalla sentenza di alcuni giorni fa, il tribunale veneto ha assegnato ad un altro supplente della scuola pubblica ben sei annualità della Carta del docente da 500 euro annui prevista dall’art.1 della Legge n. 107/2015 solo per gli insegnanti di ruolo. Il giudice ha stilato un lungo elenco di tipologie di insegnanti che beneficiano della card di aggiornamento, tra cui vi sono anche quelli in prova e che potrebbero essere anche non immessi in ruolo: la tesi di esclusione è irragionevole. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è ormai acclarato che il docente precario, come pure l’educatore, ha pieno diritto ad avere la carta del docente, a partire da quando è stata introdotta nel 2016. Chi ha svolto una o più supplenze annuali in questi anni farebbe quindi bene a presentare ricorso al giudice del lavoro con Anief”.

 

LA SENTENZA

L’insegnante era stata assunta a termine, si legge nella sentenza, “con plurimi contratti annuali o sino al termine delle attività scolastiche dall’anno scolastico 2015/2016 all’anno scolastico 2021/2022 ed attualmente assunta nuovamente a termine sino al 30.6.2023”: il giudice ha condannato il ministero dell’Istruzione “al pagamento dell’importo dovuto per ciascun anno” da “attribuirsi eventualmente anche a titolo risarcitorio ex art. 1218 cc” sostenendo che “la previsione che limita la platea dei destinatari ai soli assunti a tempo indeterminato è stata recentemente ritenuta contraria ai precetti costituzionali dal Consiglio di Stato (v. sentenza 1842/2022), venendo a creare un’ingiustificata discriminazione tra i docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e i docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcun sostegno economico alla formazione. Un tale sistema – afferma il C. di St. – collide con i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.”.

 

“Ed il paradosso – continua il giudice - è ancora più evidente sol che si consideri che il sistema, che pone un obbligo di formazione a carico di una sola parte del personale docente dandogli gli strumenti per ottemperarvi, continua nondimeno a servirsi, per la fornitura del servizio scolastico, anche di un’altra aliquota di personale docente, la quale è tuttavia programmaticamente esclusa dalla formazione e dagli strumenti di ausilio per conseguirla”.

 

Sempre per il tribunale di Venezia, premesso ciò “ne deriva che il diritto-dovere di formazione professionale e aggiornamento grava su tutto il personale docente e non solo su un’aliquota di esso…Del resto, l’insostenibilità dell’assunto, per cui la Carta del docente sarebbe uno strumento per compensare la pretesa maggior gravosità dell’obbligo formativo a carico dei soli docenti di ruolo, si evince anche dal fatto che la Carta stessa è erogata ai docenti part-time (il cui impegno didattico ben può, in ipotesi, essere più limitato di quello dei docenti a tempo determinato) e persino ai docenti di ruolo in prova, i quali potrebbero non superare il periodo di prova e, così, non conseguire la stabilità del rapporto”. Ma “l’irragionevolezza della soluzione seguita dalla P.A. emerge ancora più chiaramente dalla lettura del d.P.C.M. del 28 novembre 2016, che ha sostituito quello del 23 settembre 2015, il quale, all’art. 3, individua tra i beneficiari della Carta anche “i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati”, quindi “vi sarebbero dei docenti che beneficerebbero dello strumento pur senza essere impegnati, al momento, nell’attività didattica, mentre altri docenti, pur svolgendo diversamente dai primi l’attività didattica, non beneficerebbero della Carta e, quindi, sarebbero privati di un ausilio per il loro aggiornamento e la loro formazione professionale” (così C.di St. sent. cit.)”.

 

Il giudice di Venezia ha infine ricordato che di recente sulla questione è anche “intervenuta la Corte di giustizia dell’Unione europea (ordinanza 10.5.2022 nella causa C-450/2021)”, la quale, nella sentenza di maggio 2022, “ha escluso la configurabilità di ragioni oggettive che possano giustificare la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non di ruolo”. In caso contrario, “significherebbe pregiudicare “gli obiettivi della direttiva 1999/70 e dell’accordo quadro ed equivarrebbe a perpetuare il mantenimento di una situazione svantaggiosa per i lavoratori a tempo determinato”.

 

In conclusione, “il GL, definitivamente pronunciando, dichiara il diritto di parte ricorrente al beneficio di cui all’art. 1, comma 121, legge n. 107 del 2015, per gli anni scolastici dal 2016/2017 al 2021/2022 e condanna il Ministero dell’istruzione all’adozione d’ogni atto necessario per consentirne il godimento. Condanna il Ministero dell’istruzione a rifondere a parte ricorrente le spese del giudizio, liquidate in euro 850,00, oltre C.U. (se versato), IVA, CPA e rimborso spese generali, con distrazione a favore dei procuratori attorei antistatari”.

 

IL RICORSO CON ANIEF

L’Anief si rivolge ai docenti precari dal 2016 perchè presentino ricorso per farsi assegnare i 500 euro annui della carta del docente in: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma. È possibile visionare video guida, più modalità di adesione al ricorso e scheda rilevazione dati.

 

PER APPROFONDIMENTI:

Carta docente ai precari, 8 mila ricorsi in un solo mese: per Anief sono numeri destinati a lievitare

Carta docente ai precari, a Vercelli il giudice dice “sì” con 5 anni di arretrati: 3 mila euro all’insegnante che ha fatto ricorso. Anief: decisiva la sentenza di maggio della Corte di Giustizia europea

I precari hanno diritto alla carta del docente, terza sentenza vincente a Vercelli: il prof recupera 2.000 euro

Carta docente anche ai precari, quarta sentenza a Vercelli: una docente recupera 2mila euro

Card docente 500 euro ai precari, pure il giudice di Marsala è d’accordo

Carta docente da 500 euro l’anno, per la Cassazione va assegnata anche agli educatori. Esulta Anief: si allarga la platea di chi presentando ricorso recupera fino a 3 mila euro, eravamo sicuri

La card docente da 500 euro annui va assegnata anche ai precari: a Catania un supplente recupera i 1.500 euro che lo Stato gli aveva negato per i tre anni di supplenza svolti

Ai docenti annuali tolti 500 euro annui per l’aggiornamento, il Tribunale di Catania ricorda che non si può sovvertire il parere della Corte UE: due anni di contratto a termine valgono mille euro

Carta del docente ai precari? Per il Tribunale anche loro hanno il diritto-dovere di procedere all’aggiornamento professionale: altri 1.500 euro recuperati da un supplente a Catania

Carta del docente, è irragionevole non darla ai precari: il Tribunale di Catania ripercorre le tante sentenze favorevoli e assegna mille euro a un’insegnante. Anief: non ci fermiamo più

Carta del docente negata ad una precaria per 5 anni, il Tribunale di Trani le assegna 2.500 euro: rientra nel “riconoscimento del servizio c.d. pre-ruolo svolto”

Carta del docente, a Roma una maestra precaria recupera 2 mila euro: la Legge 107/15 “Buona Scuola” ha dimenticato i supplenti ed il Tribunale ci mette una “pezza”

Carta docenti, a Udine un’insegnante precaria dal 2016 recupera 3mila euro. Pacifico (Anief): le giustificazioni del Ministero non reggono, in questi anni il personale ha fatto anche la dad da casa

Carta docente da 500 euro, si assegna ai precari tutta la somma anche se le ore settimanali sono ridotte: il Tribunale di Terni dà 1.500 euro ad un’insegnante per tre supplenze annuali

Carta docente da 500 euro l’anno, non c’è differenza tra docenti di ruolo e precari: insegnante fa ricorso e il Tribunale di Marsala gli assegna i 500 euro della supplenza del 2017/18

Docente precaria, niente carta del docente per sei anni: i 3mila euro negati adesso glieli fa restituire tutti il tribunale di Cosenza

Carta del docente, anche il tribunale di Reggio Emilia dice che va pure ai precari: 2.500 euro a una supplente che ha lavorato 5 annualità tra il 2016 e il 2022

Carta docente, mille euro per due supplenze: il tribunale di Udine dice sì. Anief invita a gli insegnanti a ricorrere subito: chi tarda rischia di perdere uno o più anni perché vanno in prescrizione

Carta del docente, a Trani riconosciuti 1.500 euro ad un’insegnante che ha svolto tre supplenze annuali: violati tre articoli della Costituzione, due del contratto di lavoro e la clausola 4 della direttiva UE 1999/70/CE

Carta del docente per aggiornarsi, ai supplenti non si può negare: lo dice la Costituzione. Il Tribunale di Trani fa avere ad un’insegnante 1.500 euro per i servizi svolti tra il 2019 e il 2022

Sulla carta del docente ai precari domina il parere della Corte di Giustizia europea: 2.500 euro ad una docente che ha fatto ricorso al Tribunale di Trani

Un docente fa ricorso per aggiornarsi con la carta del docente: riceve 3 mila euro

Niente Carta del docente per sei anni sono 3 mila euro netti negati: una docente precaria fa ricorso, il sindacato: il giudice di Pistoia gli dà ragione

Durante il Covid i docenti precari hanno fatto la Dad senza ricevere la Carta del docente, lo dice il giudice di Treviso che fa avere 2 mila euro ad un’insegnante che ha presentato ricorso con Anief

Carta del docente negata ai precari, prima sentenza da 3.500 euro: vanno ad una docente di Vicenza

Nessun dubbio: la Carta del docente va anche ai precari. Il Tribunale di Roma condanna il Ministero ad assegnare 2.500 euro ad un’insegnante che ha svolto cinque supplenze annuali

Carta del docente anche ai precari, attività pienamente equiparabile: il giudice di Venezia assegna ad un insegnante 3 mila euro in un colpo solo

 

Giurisprudenza e legislazione scolastica
06 Febbraio 2023
CONDIVIDI
Tags: Giurispruenza

SUPPORTO ONLINE

  • > AMMINISTRAZIONE

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo all'iscrizione ed al rinnovo dell'iscrizione all'Anief.
  • > PREADESIONE AI RICORSI

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo alle modalità di adesione ai ricorsi Anief.
  • > FORMAZIONE

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo la formazione Anief.
© 2019 - ANIEF - Associazione Sindacale Professionale - C.F. 97232940821 - Credits - Privacy - Cookie
  • Chi Siamo
    • Manifesto
    • Statuto
    • Codice deontologico
    • Regolamento Interno
    • Regolamento recante trattamenti normativi e di indennità economiche
  • Iscrizioni
  • Ricorsi
  • DIPARTIMENTI
    • Afam
    • Università
    • Enti di Ricerca
  • Servizi
  • Formazione
  • RSU/TAS
    • Contatti - settore RSU
    • RSU/TAS: aggiornamento professionale
    • Terminale Associativo - TAS / Dirigente Sindacale Territoriale ANIEF - DSTA
    • Le nostre piattaforme contrattuali
    • Campagna RSU 2022
    • Candidati RSU ANIEF 2022
    • LA RASSEGNA SINDACALE
    • ASPETTANDO IL CONTRATTO - Webinar di Approfondimento
    • Conferenze Organizzative 2022-23
    • Seminari di legislazione scolastica 2023
    • Seminari Neoassunti A.S. 2021-2022
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2022
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2023
  • Stampa
    • In primo piano
    • La stampa scrive
    • News
    • News Formazione
    • Anief Informa
    • Rassegna stampa
    • Gazzetta Amministrativa
    • Archivio
      • Parlamento
      • Governo
      • Audizioni
      • Notizie dal MIUR-USP, dai Sindacati e dalla Scuola
      • Visto da Vicino "Tecnica della Scuola"
  • Contatti
    • Contatti Segreteria Nazionale
    • Sedi regionali
    • Contatti per la Pubblica Amministrazione
  • Normativa
    • Legislazione
    • Amministrazione
    • Giurisprudenza
    • Contrattazione
    • La scuola dei diritti
  • Supporto