Il MIUR getta basi per la rete di istituti, con i prof- jolly sballottati da una sede all’altra.
Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno alla costituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d’istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si stanno ponendo le basi perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull’organico tradizionale o scivolare nell’organico potenziato. In questo modo, tramonta l’idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all’occorrenza.
Intervista al presidente Anief, prof. Marcello Pacifico concorso dirigenti scolastici e supplentite inevitabile senza una ricognizione seria dell'organico di fatto.
12 giugno 2016 - dal minuto 3,55
"Non bastavano oltre 6mila euro di tagli per il triennio alle spalle: da quest'anno, i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche si sono visti sottrarre altri 4.300 euro. E così andrà, nelle intenzioni del Ministero dell'Istruzione, anche per gli anni scolastici futuri. Producendo un danno, in un decennio, che avrà toccato quota 50 mila euro". Lo denuncia l'Anief ricordando che la categoria "già percepisce lo stipendio più basso tra i dirigenti pubblici, la metà rispetto ai colleghi del comparto privato e si appresta a competere per un incentivo di 'ben' 200 euro lordi al mese". "Nella determinazione del Fondo unico nazionale dell'anno in corso, il Miur - spiega il sindacato - non solo ha contabilizzato i tagli effettuati negli anni passati, ma ha applicato un'ulteriore riduzione, 'dimenticando' il conferimento della Ria (Retribuzione individuale di anzianità) dei pensionati degli ultimi quattro anni, operando un taglio di 27.435.394 euro. I tagli retroattivi, poi, non finiscono qui: a distanza di quattro anni, sempre il Miur, ha deciso che bisognava limare anche il Fondo unico nazionale del 2011-2012, per cui sono stati sottratti altri 7.204.189 euro dallo stesso fondo. Il taglio complessivo è, quindi, di ben 34.639.584 euro: se si tiene conto che il Fondo di quest'anno, dopo il conferimento delle risorse permanenti della Buona Scuola, è di 136.113.309 euro, il taglio si aggira sul 25% e, ipotizzando una media di 8mila dirigenti scolastici in servizio, si tratta di una perdita media di circa 4.300 euro l'anno. Va ribadito - sottolinea l'Anief - che questo non è un danno una tantum, ma è un danno permanente: gli effetti, dunque, si sentiranno anche in futuro". "Siamo davanti ad uno scenario che ha dell'incredibile - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché a parole si valorizzano i dirigenti scolastici, chiedendo loro con la Buona Scuola più compiti e responsabilità, mentre nei fatti si costringono gli stessi presidi a rivolgersi al giudice del lavoro per recuperare 4.300 euro annui di integrazione permanente dello stipendio e oltre 11mila euro una tantum per gli anni precedenti". "È certo sin d'ora che non staremo a guardare: chi vuole potrà impugnare in tribunale l'inaccettabile danno" conclude l'Anief. (ANSA).
(Teleborsa) - Trovata la quadra sulla mobilità degli insegnanti e del personale della scuola: gli incarichi e le assegnazioni provvisorie si faranno su scuola e non su ambito. Come richiesto da tempo dal sindacato Anief, anche per il prossimo anno scolastico la collocazione di docenti, educatori e personale Ata si attuerà non sugli ambiti territoriali introdotti dalla Buona Scuola, come avrebbe voluto il Miur, ma con le procedure classiche. Ad una buona notizia ne segue però una negativa: i trasferimenti si concluderanno, salvo ulteriori slittamenti, solo il prossimo 13 agosto, ovvero quando saranno resi pubblici i risultati delle domande formulate dai docenti delle superiori.
"Questo significa che le lezioni del prossimo anno scolastico prenderanno il via senza che siano state ancora effettuate le assunzioni, né assegnate le supplenze annuali", rimarca il leader del sindacato Marcello Pacifico, ricordando che le supplenze lo scorso anno sono state oltre 115 mila. "Il Miur ha provato a spostare il tutto al 15 settembre 2016 - aggiunge - ma possiamo dire sin d’ora che nemmeno questa data verrà rispettata per assegnare le tante cattedre prive di titolare. Perché ci sarà pure da gestire la fumosa chiamata diretta. A rimetterci saranno prima di tutto gli studenti. Ma anche tanti precari, che si vedranno negare, dopo luglio e agosto, anche ulteriori periodi di supplenza".
(Teleborsa) - Il Miur ha reso pubblico il regolamento per il Concorso per dirigenti scolastici, ma il sindacato Anief denuncia subito una "grave falla": dovevano partecipare anche i docenti precari. Le prove partiranno in autunno: si svolgerà una preselettiva, uno scritto e l'orale. Chi supererà le verifiche svolgerà un corso di 4 mesi e un tirocinio che durerà lo stesso periodo. Per accedere servirà la laurea e 5 anni di insegnamento, anche come supplenti, ma rimane il vincolo dell'assunzione a tempo indeterminato. "I giudici amministrativi del TAR del Lazio hanno ribadito che per partecipare al concorso per dirigenti non è indispensabile essere docenti già di ruolo", corda il leader del sindacato Marcello Pacifico, aggiungendo: "Siamo pronti ad impugnare il bando per illegittima esclusione dei docenti abilitati ancora non assunti".
Teleborsa - Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota agli Uffici Scolastici Regionali per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno alla costituzione delle scuole in rete.
C’è una parte della Riforma della scuola che il MIUR sta introducendo senza clamore ossia "quella dell’introduzione delle reti di scuole, previste dal comma 70 della Legge 107/2015, sul "medesimo ambito territoriale”, da realizzarsi “entro il 30 giugno 2016”, finalizzate "alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale, da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche" La stessa Buona scuola (comma 71), ha stabilito che gli accordi tra le scuole individuano anche “i criteri e le modalità per l'utilizzo dei docenti nella rete".
Il sindacato della scuola Anief spiega che "si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d’istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo. Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, "si stanno ponendo le basi perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull'organico tradizionale o scivolare nell'organico potenziato. In questo modo, tramonta l’idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all'occorrenza".
ROMA, 14 GIU - Nel regolamento relativo al concorso per dirigenti scolastici c'è una "grave falla: dovevano partecipare anche i docenti precari". E' quanto sostiene l'Anief. "In attesa del completamento del concorso, per l'anno scolastico rimane confermata l'assunzione di appena 200 dirigenti scolastici, a scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. I requisiti d'accesso per partecipare al concorso per dirigente scolastico rimangono il diploma di laurea e lo svolgimento di 60 mesi di servizio di docenza: se, da una parte, ha trovato accoglimento la richiesta del sindacato Anief di far valere anche il periodo di precariato non continuativo, il Ministero dell'Istruzione ha, invece - sottolinea il sindacato - deciso di continuare a escludere i docenti precari abilitati all'insegnamento". Per l'Anief si tratta di una decisione impugnabile. "Su questo argomento - spiega il presidente Marcello Pacifico - con la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, i giudici amministrativi hanno ribadito che per partecipare al concorso per dirigenti non è indispensabile essere docenti già di ruolo. Sullo stesso piano si pone anche un'altra sentenza, sempre del Tar Lazio, la n. 9729 del 16 settembre 2014, patrocinata dall'Anief, attraverso cui si è stabilito che il servizio pre-ruolo deve essere valutato come quello di ruolo, seguendo quanto statuito dalla Corte di Giustizia Europea con la sentenza emessa nel procedimento C-177/10 pubblicata l'8 settembre 2011". (ANSA).
Roma, 13 giu. (AdnKronos) - "Il Ministero dell'Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno allacostituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d'istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo". Lo sottolinea l'Anief-Cisal in una nota. "Si stanno ponendo le basi - afferma Marcello Pacifico - perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull'organico tradizionale o scivolare nell'organico potenziato. In questo modo, tramonta l'idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all'occorrenza".
ROMA, 11 GIU - I tempi del concorso per dirigenti scolastici "si allungano e il Governo annuncia la miseria di 200 assunzioni: anche il prossimo anno più di mille scuole rimarranno acefale". La denuncia arriva dall'Anief. "Il numero risibile di stabilizzazioni di presidi, peraltro già previsto dalla Legge n.107/2015, avverrà - sottolinea il sindacato - tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. L'attenzione si sposta sulla selezione nazionale: solo che con il bando pronto, i tempi dell'iter, che prevede l'esame anche della Funzione Pubblica e del Mef, non sono brevissimi e la procedura concorsuale non potrà concludersi a settembre, ma solo nel 2017. Per i Dsga va ancora peggio: si continuano a utilizzare gli amministrativi, che in cambio di una maggiorazione di stipendio quasi insignificante continueranno a farsi carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l'altro, mai avuto una formazione specifica per attuare al meglio il compito di Direttore dei servizi generali e amministrativi". "Per uscire da questo ingorgo di scuole, tutte concentrate sullo stesso capo d'istituto - afferma Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - bisognava far partire prima di subito il concorso per dirigenti scolastici. Non è stato fatto, perché hanno prevalso le lungaggini cui siamo, purtroppo, abituati". (ANSA).
(Teleborsa) - Scuole chiuse da oggi in tutta Italia e, mentre gli studenti già festeggiano le vacanze estive, gli insegnanti e il personale della scuola fa un bilancio dell'anno scolastico. Ci ha provato anche il sindacato della scuola Anief, che fa un resoconto ancora disastroso. La riforma scolastica ha acuito, anziché risolvere, i problemi dell’istruzione pubblica, basti pensare all'imminente istituto della chiamata diretta dei docenti da parte del preside o all'assegnazione del bonus di 24 mila euro a pochi docenti meritevoli (alle superiori anche attraverso il giudizio degli allievi). Per non parlare del boom di supplenze annuali, anche dopo il piano straordinario di reclutamento, e di mancate stabilizzazioni, malgrado vi siano 80 mila laureati abilitati che chiedono solo di essere inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento e di essere immessi in ruolo. Preoccupa poi lo stallo degli stipendi, sempre più divorati dall'inflazione, e privati pure dell’indennità che per legge avrebbe dovuto tenere il passo. Intanto, tutto il personale Ata continua ed essere dimenticato e pure il concorso per dirigenti non arriva... Marcello Pacifico, leader del sindacato, cita l'esempio di Pantelleria, dove "le penalizzazioni toccheranno pure gli studenti, visto che i fondi per il Miglioramento dell’offerta formativa continuano ad essere dimezzati rispetto al 2011, con le scuole costrette a fare pressioni sui genitori dei loro allievi, per chiedere dei contributi che sanno poco di volontario".
ROMA, 9 GIU - La riforma della scuola? "A un anno dalla sua approvazione possiamo dire con certezza che non è buona". Nei giorni di fine anno scolastico, Anief fa un resoconto della legge 107/2015. "Ha acuito, anziché risolvere - afferma - i problemi dell'istruzione pubblica: basti pensare all'imminente chiamata diretta dei docenti da parte del preside o all'assegnazione del bonus di 24 mila euro a pochi docenti meritevoli, alle superiori anche attraverso il giudizio degli allievi. Per non parlare del boom di supplenze annuali, anche dopo il piano straordinario di reclutamento, e di mancate stabilizzazioni, malgrado vi siano 80mila laureati abilitati che chiedono solo di essere inseriti nelle GaE e di essere immessi in ruolo. Preoccupa - aggiunge il sindacato - lo stallo degli stipendi, sempre più divorati dall'inflazione, e privati pure dell'indennità che per legge avrebbe dovuto tenere il passo. Intanto, tutto il personale Ata continua e essere dimenticato, compresi i Dsga. E pure il concorso per dirigenti non arriva". Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal) ricorda che le penalizzazioni toccheranno pure gli studenti, "visto che i fondi per il Miglioramento dell'offerta formativa continuano a essere dimezzati rispetto al 2011, con le scuole costrette a fare pressioni sui genitori dei loro allievi, per chiedere contributi che sanno poco di volontario. Al Governo nessuno parla poi più di addio alla supplentite, visto che il numero di contratti annuali è rimasto in linea con gli anni passati. Come continua a far scalpore - conclude - l'estromissione di tanti laureati esclusi illegittimamente dal concorso a cattedra". (ANSA).
Decurtazioni dai 2.300 ai 4.300 euro all'anno, a seconda della fascia di complessità della scuola che guidano. L'Anief: "La decisione è stata presa in modo unilaterale dall'Ufficio scolastico regionale".
Pacifico, il Miur la smetta e assuma 150 mila docenti precari
(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Nella scuola pubblica italiana ci sono "molti più posti liberi di quelli che il ministero dell'Istruzione rende pubblici": lo sostiene l'associazione sindacale Anief, spiegando che ai "115.823 contratti di supplenza annuale assegnati nel corso di quest'anno, anche dopo il piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola, vanno infatti aggiunte altre 7 mila cattedre, sempre vacanti, più 23 mila posti determinati dalla somma dei cosiddetti "spezzoni" di ore della stessa disciplina d'insegnamento. "La stampa specializzata - afferma l'Anief - è venuta a conoscenza che le ulteriori 30 mila cattedre sono state chieste, per essere attivate, alcuni giorni fa dal Miur al ministero dell'Economia e delle Finanze. Il motivo sarebbe legato alla necessità di creare una legittima 'ciambella di salvataggio' ai neo assunti con il potenziamento, senza la quale, rischierebbero di vivere un esodo di massa: attraverso le assegnazione provvisorie, invece, il Miur riuscirebbe ad evitare questo dramma professionale per decine di migliaia di insegnanti".
In materia scatti di anzianità è sempre più solido l’orientamento dei giudici italiani a riconoscere pari dignità di trattamento tra precari e personale di ruolo.
Gli ultimi pronunciamenti in ordine di tempo ci sono stati trasmessi il 19 maggio scorso, quando il Tribunale del Lavoro di Torino ci ha portati a conoscenza di ben cinque sentenze in cui il MIUR viene condannato per violazione della Direttiva 1999/70/CE e del relativo Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato e in cui viene ribadito che “non possono esservi dubbi sul fatto che l’Ordinamento comunitario prescrive come regola la parità di trattamento tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato nel settore privato come in quello pubblico” anche per quanto riguarda la retribuzione. Marcello Pacifico, presidente di Anief, il sindacato che ha patrocinato i ricorsi, esprime piena soddisfazione per la sonora sconfitta dei legali del Miur ma ricorda che in assenza della volontà politica a sanare questa situazione, l’unica strada resta quella della contestazione legale.
Terminate le prove scritte del concorso a cattedra con tanti assenti, oggi un candidato su due potrebbe avere il posto, ma incombono le suppletive. A fare i conti su posti e candidati è l'Anief. "Un docente su quattro regolarmente iscritto (quasi il 25%) non si è presentato agli scritti e un motivo di questa considerevole astensione dovrà pur esserci.
Nel frattempo, gli Uffici scolastici regionali cominciano a prendere coscienza che le prove aggiuntive per i candidati ricorrenti sono inevitabili: alla luce delle ordinanze del Consiglio di Stato n. 1836/16 e dal Tar del Lazio n. 2655/16 e n. 2672/16, con le quali è stata disposta l'ammissione con riserva alle prove concorsuali degli Itp, l'Usr del Veneto (seguito da quello del Piemonte) ha comunicato - sottolinea il sindacato - che predisporrà delle verifiche ulteriori a livello nazionale, 'sia per i candidati già in possesso delle suddette ordinanze sia per quelli che le otterranno in seguito a successive pronunce". "Il concorso - commenta Marcello Pacifico (Anief-Cisal) - è stato per la prima volta riservato al personale abilitato, che ha un'età anagrafica maggiore dei laureati. Ora, però, l'amministrazione tiene a precisare che l'età media dei partecipanti non è altissima. Al Miur dovrebbero mettersi d'accordo: qual è la priorità? E pensare - conclude - che sarebbe bastato decidere per legge un accesso riservato o la stabilizzazione diretta, come chiedeva l'Europa
(Teleborsa) - Dopo quasi due anni di mancate assunzioni di amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola, il Miur annuncia un l'assunzione di 5 mila lavoratori ATA. "La montagna ha partorito il topolino", sottolinea il sindacato della scuola Anief, che parla di numero "irrisorio" rispetto al totale di 30 mila posti vacanti, formato da pensionamenti e supplenze scadute. "Viene da chiedersi - sottolinea - che fine abbiano fatto le oltre 6.200 stabilizzazioni congelate lo scorso anno, per via delle improbabili (mai realizzate) assegnazioni di quei posti ai 1.644 lavoratori perdenti posto delle province". "E' bene che al Ministero dell'Istruzione si rendano conto che è giunta l'ora di stabilizzare il personale amministrativo, tecnico e ausiliario", denuncia il leader del sindacato Marcello Pacifico, che propone anche di concedere loro pure l'assunzione con modalità retroattiva. "Senza personale addetto alla pulizia e sorveglianza, o quello legato direttamente ai progetti e alla didattica innovativa - conclude - gli obiettivi fissati in ogni istituto attraverso il Piano dell'offerta formativa di durata triennale non saranno attuabili".
Il Tar del Lazio comunica ai legali dei candidati esclusi che saranno organizzate prove suppletive per dare la possibilità di fare il concorso a chi vince in sede giudiziale. Ma il ministero dell’Istruzione smentisce: «Per ora non sono previste».
Raddoppiato il compenso per i commissari del concorsone. Supplenze brevi pagate entro 30 giorni. Altri fondi stanziati per la ristrutturazione edilizia #scuolebelle. Dodici milioni all'anno per gli alunni disabili che frequentano le paritarie, bonus di 500 euro per i diciottenni, anche extracomunitari residenti in Italia, 3 milioni all'anno, in maniera permanente, per il dottorato del Gran Sasso Science Institute. «Sono queste le misure che abbiamo approvato oggi. Misure prese dopo il confronto con chi la scuola la fa ogni giorno, con l'obiettivo di rendere sempre più efficiente e all'altezza delle sfide del domani il nostro sistema d'istruzione, per il miglioramento della scuola italiana». Lo dichiara il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, dopo l'approvazione in Senato del dl Scuola e ricerca.
"Il concorso a cattedra sta subendo diversi colpi di scena prima ancora di iniziare - così il presidente ANIEF Marcello Pacifico in un'intervista a margine del convegno Confedir, svoltosi a Roma presso l'hotel Cicerone - inanzi tutto mancano i commissari. In nove regioni hanno riaperto i termini per ricercare commissari proprio perché la paga di questi ultimi è veramente ridicola, 1,37€ l'ora".
In seguito alla pubblicazione da parte del Miur delle date del Concorso scuola 2016, si teme che le assunzioni degli insegnanti di primaria e infanzia possano slittare al 2017.
A margine del convegno Confedir svoltosi a Roma presso l’Hotel Cicerone, il presidente Anief Marcello Pacifico in un’intervista fa sapere che il sindacato della scuola contesta l’ordinanza ministeriale sulla mobilità 2016.
"A seguito dell’ipotesi di contratto che sarà probabilmente firmata da tutti i contraenti, e del nuovo CCNQ che detta le regole sulla rappresentatività, con la riduzione dei comparti, finalmente potrà aprirsi la stagione contrattuale. Quindi è inutile in questo momento fare diffide per i rinnovi dei contratti perché verrà da se questa nuova trattativa per i rinnovi contrattuali." Questo è quanto dichiara in prima battuta il presidente Anief Marcello Pacifico durante un’intervista.
Esplora il significato del termine: Al Nord meno prof che al Sud, e nessuno vuole trasferirsi: boom di domande nelle regioni meridionali, dove le chance di assunzione diminuiscono, e penuria in quelle del nord, dove invece gli uffici scolastici dovranno ricorrere ai supplenti (non abilitati)Al Nord meno prof che al Sud, e nessuno vuole trasferirsi: boom di domande nelle regioni meridionali, dove le chance di assunzione diminuiscono, e penuria in quelle del nord, dove invece gli uffici scolastici dovranno ricorrere ai supplenti (non abilitati). Continua a leggere.
Iniziano i ricorsi dei lavoratori del pubblico impiego per i risarcimenti.
ROMA, 6 APR - "Nessuno del nostro sindacato ha mai sconsigliato i docenti precari a partecipare al piano assunzioni della scorsa estate: se hanno rifiutato, la responsabilità è tutta di chi amministra la scuola che ha scelto di svilire le immissioni in ruolo introducendo la chiamata diretta senza una legittima progressione di carriera". Replica così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alle dichiarazioni rilasciate dal Capo del Governo a proposito del suo rammarico perché "qualche professore" avendo sentito "il parere di qualche sindacalista stratega, non ha accettato il posto...". Premettendo che secondo la Corte Costituzionale "coloro che stipulano un contratto a tempo indeterminato sono portatori dei medesimi diritti garantiti per anni ai colleghi entrati precedentemente in ruolo" e "pertanto non esistono insegnanti di serie A e serie B", Pacifico ricorda che "quasi il 20% degli assunti con le fasi b) e c) della Buona Scuola, sono stati collocati dall'algoritmo secretato del Miur in una regione diversa. Specie nel corso della fase b), mentre grazie al 'potenziamento', la fase successiva, nessuno insegna più la sua materia". "Senza dimenticare - aggiunge - che ora, con la nuova mobilità, assisteremo a un esodo di massa. È un destino inevitabile, perché i docenti che fanno parte dell'organico potenziato, dovendo finire negli ambiti territoriali, sono destinati a essere confermati o trasferiti ogni triennio come docenti nomadi, erranti, transumanti. In base alle regole introdotte con la Legge 107/15, decine di migliaia di neo-assunti l'hanno scampata il primo anno per aver confermato la sede dove svolgevano la supplenza annuale. Con il nuovo anno, però, potranno essere dirottati altrove. E dopo tre anni gli si potrebbe chiedere ancora di ripartire. Così come - conclude Pacifico - i docenti di ruolo coinvolti nei nuovi trasferimenti". (ANSA).
ROMA, 1 APR - Nel concorso a cattedre "i primi nodi vengono al pettine: in quattro regioni ci sono più posti che domande". Lo segnala l'Anief. "Le rigidità sulla pre-selezione volute dal Miur a tutti i costi, si ritorcono contro la stessa amministrazione: in Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, il numero di docenti che hanno presentato domanda - spiega il sindacato - è inferiore alla quantità di cattedre disponibili da mettere a ruolo. In Lombardia, ci sono 600 posti in più rispetto ai candidati". Per Marcello Pacifico (presidente Anief) "sarebbe bastato prevedere il loro accesso con riserva, come è stato fatto in passato con altri concorsi pubblici". "E non è un caso - osserva - se molti tra i ricorsi presentati dall'Anief a favore di tanti docenti di sostegno specializzandi, riguardino proprio le regioni dove oggi scarseggiano le domande rispetto ai posti messi a ruolo. Vorrà dire che il 'buco' verrà coperto grazie all'operato dell'Anief". (ANSA).
LA STAMPA - Aspiranti prof in 165mila per 63mila posti. L'85% è donna
ANSA - Scuola: concorso prof, Anief, sistema in tilt serve proroga
LA REPUBBLICA - Concorso docenti, oltre 165.000 domande. Uno su tre insegnerà
LA SICILIA - Al concorso prof 165.578 domande e valanga di ricorsi
IL TEMPO - Concorsone, ok del Giudice ai ricorrenti last minute
IL MESSAGGERO - Concorsone, il Tar: via libera per centinaia di docenti non abilitati
IL GIORNO -Concorso scuola, presentate 165.578 domande. Accolti i primi ricorsi
Intervista al presidente Anief - prof. Marcello Pacifico. Dal minuto 7,10 al minuto 8,35.
Quotidiano.net - Concorso scuola, primi ricorsi accolti. Speranze per migliaia di esclusi
Avvenire - Concorso docenti, ultime ore per iscriversi alle prove
Lettera43 - Scuola, ultime ore per le domande degli aspiranti prof
Messaggero Veneto - Ultime ore per il concorso prof
La Prealpina - Professori a caccia di cattedre. Oggi il termine delle domande
Il Secolo XIX - Scuola, scade oggi il bando per partecipare al maxi-concorso
Libero - Renzi sepolto dai ricorsi di prof e statali
Il Mattino - Concorso-scuola: domani alle 14 lo stop alle domande on line - Scarica il bando
Si specifica che, a causa di problemi tecnici al portale Anief, è possibile preaderire ai ricorsi avverso il Concorso a Cattedra entro e non oltre le ore 14,00 del 04/04/2016 ma, soltanto nel caso in cui si è provveduto all’invio della domanda cartacea all'USR di riferimento entro la data del 30/03/2016 (termine perentorio) e con allegata la velina della ricevuta di spedizione.
La documentazione dovrà pervenire presso la sede Nazionale Anief sita in Corso Pietro Pisani, 254 - 90129 Palermo, entro il 06/04/2016.
Il Sole 24 Ore - Allarme Anief, cala la spesa pubblica
Il Giorno - Pioggia di ricorsi sul concorsone, 20mila prof. all'attacco
La Sicilia - Sono 20mila i prof precari già pronti a fare il ricorso
Il ministero dell'Istruzione ha deciso di limitare ai soli contratti a tempo determinato la valorizzazione del servizio prestato negli istituti paritari. Sindacato di categoria: "È una discriminazione, presenteremo ricorso".
"Questa ipotesi di contratto sulla mobilità secondo ANIEF è illegittima". Così Marcello Pacifico, presidente Anief, esordisce in un’intervista avvenuta a margine del seminario "personale ATA e la Buona Scuola" tenutosi a Roma presso l'Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci.
Mancano ormai due settimane alla chiusura dei bandi per il nuovo concorso a cattedra e vista l’esuberanza con cui alcune organizzazioni sindacali promuovono la partecipazione alla procedura anche da parte di chi è sprovvisto dello specifico titolo di abilitazione, il Ministro Giannini ha pensato nei giorni scorsi di rivolgere un appello al buon senso dei candidati, esortandoli a non ostacolare la selezione.
Una mossa ingenua quella di Viale Trastevere o la prova evidente del timore di vedersi nuovamente sommersi dagli atti dei giudici? Ne abbiamo parlato con il Presidente Anief Marcello Pacifico. Continua a leggere.
L'appello del ministro Giannini ai sindacati: "Approfittiamo di questa straordinaria opportunità". "Carte bollate non sono una scelta vincente".
Roma, 9 mar. (Labitalia) - "Appare inadeguato e inopportuno l'annuncio trionfalistico con cui il ministero dell'Istruzione ha comunicato lo sblocco del Fondo unico per le retribuzioni di risultato e posizione dei dirigenti scolastici: non è affatto vero che 'i pagamenti prefissati dal Miur per l'anno scolastico corrente' bastano per invertire 'il trend negativo che ha caratterizzato la quantificazione delle risorse in passato', come non è vero che 'si sbloccano e si risanano le situazioni pregresse consentendo ai dirigenti di recuperare le somme mancanti'". Lo scrive l'Anief sottolineando che il proprio ufficio studi "ha calcolato che c'è poco da esultare: l'ammontare del Fondo unico nazionale dovrebbe infatti essere notevolmente superiore, tenendo conto delle risorse disponibili prima del blocco degli stipendi stabilito dalla legge 122/2010 e delle nuove risorse che si sono nel frattempo rese disponibili".