°Sentenza sfonda-bilancio: una mazzata sul MIUR
Il Tribunale del lavoro di Genova (sentenza 520/2011) riconosce un risarcimento di circa 30mila euro a ciascuno dei 15 precari della scuola che, avendo maturato tre annualità di contratto a termine, avevano fatto ricorso contro il Miur per la mancata trasformazione del contratto annuale in contratto a t.i.
Il giudice Marcello Basilicoha applicato la direttiva europea 1999/70/CE (immediatamente precettiva, prevalente sulle leggi nazionali) che all’art.5 obbliga gli Stati membri a contenere come eccezionali (non sistematici) i contratti a t.d. La sua sentenza non comporta, a favore dei ricorrenti, la immissione in ruolo ma, come già altre recenti sentenze delle quali abbiamo dato notizia in questa rubrica di aggiornamento, ha stabilito un maxirisarcimento di circa 500mila euro complessive; in sostanza, il giudice ha stabilito, per i 15 lavoratori, il riconoscimento degli stessi diritti economici del personale di ruolo (percorso di carriera e anzianità professionale). Luciano Chiappetta, direttore generale del personale Miur annunzia che il ministero ricorrerà in appello, e aggiunge incautamente una locuzione che ha due significati: “…. per andare fino in fondo”. Il Sole 24Ore (26 marzo 2011), nel riferire della sentenza, stima in più di 4 miliardi di euro la spesa complessiva dell’erario, ove i circa 150mila i lavoratori con un contratto a t.d. potenzialmente che hanno maturato almeno tre anni di contratto a termine presentassero ricorso contro il Miur. Il sistema del precariato diventa un boomerang sul Governo. Abbiamo detto, ripetutamente, che le ripetute sentenze della magistratura che fanno riferimento annullano, di fatto, la possibilità, per il Mur, di risparmiare sul costo del lavoro nella scuola facendo ricorso al precariato; è una storia vecchissima, che tutti abbiamo subito senza fiatare, con rassegnazione. Le supplenze annuali sono, complessivamente, circa 200mila ogni anno; quelle brevi quasi non si contano; lo scorso 9 marzo, durante un question time alla Camera, l ministro Gelmini ha stimato in 8 anni il tempo necessario ad assorbire nei ruoli i circa 230mila iscritti nelle GaE. Non sarà facile (e, inoltre, la stima non tiene conto di coloro che conseguiranno l’abilitazione mediante il TFA di prossima attivazione), ma non resta che questa via, e se il Miur la imboccasse (creando per le supplenze gli organici di istituto) si chiuderebbe il pluridecennale mortificante sfruttamento dei supplenti. Di questa svolta, l’ANIEF è stata la più tenace fautrice; ne rivendichiamo il merito.
°Adozione dei libri di testo per l'anno scolastico 2011/2012. Chiarimenti per le classi in cui sono presenti alunni non vedenti.
Diamo notizia della Circolare n. 22, 23 marzo 2011, del Dipartimento per l’Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica. Vi si sollecitano i dd.ss. ad anticipare, quanto possibile, la procedura adozionale di eventuali nuovi libri, limitatamente alle classi in cui sono presenti alunni non vedenti.
Il motivo della disposizione sta nella difficoltà, rappresentata al MIUR dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" di Monza (incaricata della stampa dei libri di testo in formato "braille" per alunni non vedenti, e a caratteri ingranditi per alunni ipovedenti) in ordine alla stampa e alla distribuzione dei libri di testo stessi in tempo utile rispetto all'inizio delle lezioni, qualora le relative adozioni dovessero essere deliberate nella prima decade del mese di maggio 2011, come previsto dalla circolare ministeriale n. 18/2011.
°Prima conferenza transazionale sulla violenza di genere verso le donne migranti
Organizzato dall'Associazione Le Onde Onlus (Via XX settembre 57, tel. 091 327973), si svolgerà il 30 marzo, dalle 9 alle 16, all'Hotel delle Palme di Palermo.
E' la presentazione del bilancio del primo anno del progetto Iris (Progetto europeo n. JLS/2008/DAP3/AG/1246 – 30CE03119160027) sul tema della violenza verso le donne migranti. Il progettoconsiste nella realizzazione di una ricerca-azione (a Palermo, Pescara e Barcellona in Spagna), su Violenze e abusi commessi nei confronti di donne e giovani donne, con riferimento a pratiche tradizionali dannose e ai loro effetti su donne straniere o italiane; e dell’attivazione sperimentale, negli ospedali palermitani, di sportelli specializzati rivolti alle donne migranti. Finalità: - dare impulso alla presa in carico socio – sanitaria delle donne vittime di violenze connesse a pratiche tradizionali; - sperimentare servizi integrati socio–sanitari negli ospedali partner e azioni specifiche nei centri antiviolenza; - fornire alle autorità pubbliche informazioni ed indicazioni utili. Consultare il sito WWW.IRISAGAINSTVIOLENCE.IT