Scuola: Aggiornamenti in progress - mercoledì 4 maggio 2011

° Criteri e parametri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie
Il Dipartimento per l'Istruzione, D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica, Uff. X ha trasmesso (28 aprile 2011) il decreto relativo all’a.sc. 2010/11.
Si tratta del decreto n. 25 del 25 marzo 2011, con il quale sono stati stabiliti criteri e parametri per l’assegnazione dei contributi, in applicazione dell’art.1, comma 636, della 27 dicembre 2006, n. 296; è stato registrato alla Corte dei conti (reg. 4, Foglio n. 396 del 19 aprile 2011).

° A Montecitorio, la Gelmini discute con 60 parlamentari sulla questione precariato
Dalle newsletter dell’On.Russo (PD), un promotore dell’incontro, riportiamo due note
Nella prima nota, l’On.Russo esprime soddisfazione sull’esito dell’incontro, in questi termini:
“Verrà rispettata la sentenza n. 41/11 della Corte Costituzionale, il successivo richiamo del presidente Napolitano e la sentenza del Consiglio di Stato, giunta proprio alla vigilia dell’incontro. I docenti precari avranno la possibilità di trasferirsi nella graduatoria di un’altra provincia con inserimento a pettine e senza penalizzazione in coda. Giudichiamo positivo anche l’intento di procedere alle immissioni in ruolo in tutti i posti disponibili e vacanti, con un piano triennale ancora da verificare e definire. Giudichiamo accettabile anche la scelta di portare a tre anni la durata delle graduatorie ed a cinque la permanenza nella provincia scelta, in caso di ottenimento del contratto a tempo indeterminato…”. Restano, però, le divergenze con la linea politica della Lega Nord che pone ostacoli alle aspirazioni di mobilità dal Meridione.
In altra nota, che condividiamo in pieno, l’On.Russo – da sempre sensibile alla linea sindacale dell’Anief – stigmatizza “nel metodo e nella sostanza”, come “esternazioni di scarso valore” le dichiarazioni dilatorie dell’entourage ministeriale: “consiglieri, consigliori e mentori” che, affetti da una sorta di “coazione a ripetere,… continuano a voler aggirare la sentenza della Corte Costituzionale, ad infischiarsene del richiamo del Presidente della Repubblica e dello stesso contenuto della legge salva precari nella parte che prevede, per il 2011-2013, l’aggiornamento delle graduatorie con l’inserimento a pettine. Della vicenda si deve occupare il Parlamento. Il ministro Gelmini faccia tacere questi funzionari, pretenda di avere pareri e consigli con maggiore discrezione e qualche pudore”. (Fonte: Newsletter n.50 On. Tonino Russo – 30 aprile 2011)

° Le difficoltà del Miur in ordine all’aggiornamento delle G.aE
In effetti, le complicazioni che il Miur si è create sono inimmaginabili; se non affrontate con lealtà, e coerenza ai dispositivi della magistratura, potrebbero produrre ritardi forieri di ulteriore contenzioso.
In un articolo di ieri, a firma Antimo Di Geronimo, si spiega chiaramente la difficoltà principale:
I ricorrenti che hanno vinto dinanzi alla Consulta sono adesso inseriti con effetto retroattivo, in tutte le provincie (massimo 3 più quella originaria) in cui figurano per il biennio 2009/2011. “Il rinnovo delle graduatorie a esaurimento non impedirà l’inserimento a pettine dei docenti precari che hanno vinto i ricorsi d’urgenza davanti al Tar del Lazio…. … Pertanto, gli inserimenti a pettine che gli uffici periferici stanno disponendo in questi giorni rimarranno in piedi ancora un bel po’. Salvo venire travolti dall’esito dei giudizi di merito il cui epilogo è ormai scontato. Le Sezioni unite della Cassazione hanno affermato la carenza di giurisdizione del giudice amministrativo in questa materia…. Fino a quando gli inserimenti a pettine resteranno in piedi, i soggetti così inclusi in graduatoria avranno diritto a concorrere a pieno titolo sia alle immissioni in ruolo che alle supplenze. Anzi, il diritto sussisterà … anche in forma retroattiva, nel senso che i neo inseriti a pettine avranno titolo a promuovere azioni risarcitorie per eventuali immissioni in ruolo o supplenze cui avrebbero avuto titolo se l’inserimento a pettine fosse stato disposto fin dal primo momento. Nel caso delle immissioni in ruolo, oltre al risarcimento in denaro, gli interessati possono chiedere la cosiddetta reintegrazione in forma specifica. E cioè, l’immissione in ruolo con retrodatazione degli effetti….. Le ipotesi sono essenzialmente due: la prima è che l’Amministrazione centrale prenda atto pacificamente della situazione e si adegui: in questo caso, dunque, i soggetti pluri-inseriti a pettine vanterebbero la possibilità di concorrere contemporaneamente alle assunzioni in (max) 4 province in quanto inclusi a pieno titolo nelle relative GaE ordinarie. La seconda ipotesi, invece, è che il governo intervenga con un provvedimento legislativo d’urgenza, motivato dalla necessità di rimuovere una evidente disparità di trattamento che si avrebbe tra chi risulterebbe inserito contemporaneamente nelle graduatorie di più province e che, invece, in ottemperanza alla normativa generale, risulterebbe inserito in una sola”. (Fonte: ItaliaOggi – 3 maggio 2011)