Quest'anno 46mila posti vacanti più i supplenti. I soldi ci sono, ma Renzi ha la riforma in ostaggio.
Quest'anno 46mila posti vacanti più i supplenti. I soldi ci sono, ma Renzi ha la riforma in ostaggio.
"In cattedra a settembre avrei avuto finalmente una cattedra ma ache prezzo"
"Pronti a inondare i tribunali del lavoro di migliaia di ricorsi"
ROMA - Si è aperta una settimana cruciale per la scuola. Mentre inizia la maturità, il disegno di legge di riforma ha iniziato il suo iter al Senato (dove la maggioranza ha numeri più risicati) e i sindacati, dopo il successo dello sciopero degli scrutini, annunciano nuove proteste in piazza. L'esame del ddl in commissione Istruzione è stato subito rinviato per l'assenza del parere della commissione Bilancio. I lavori riprenderanno martedì sera. «Si sta cercando di fare il più in fretta possibile - ha detto il presidente della commissione, Andrea Marcucci (Pd) - e se tutto va bane finiremo in questa settimana». «Siamo fiduciosi di portare a casa la riforma presto e bene», ha commentato ottimista il ministro Stefania Giannini, precisando che i tempi per l'assunzione dei precari «sono legati ai tempi del Parlamento».
In Europa i docenti italiani sono i più anziani e vanno in pensione sempre più tardi, guadagnano meno e operano all'interno di scuole che percepiscono bassi finanziamenti pubblici.
Adesione massiccia al blocco degli scrutini, ma alcuni insegnanti denunciano il 'boicottaggio' dei dirigenti. E intanto sono sempre più a rischio le 100mila assunzioni promesse dal governo.
Da sciogliere i nodi sugli abilitati tramite TFA e i supplenti. Per loro il testo approvato alla Camera prevede un concorso per tentare di stabilizzare il rapporto di lavoro.
Il giudice del lavoro di Cremona dà ragione a 7 docenti diplomati magistrale ante 2001/02, ruolo per loro.
Stipendi, entrata nel mondo del lavoro, classi pollaio, licenziamento, valutazione e finanziamenti pubblici: i rapporti annuali Eurydice mettono a confronto i sistemi scolastici in Europa. Il nostro Paese arranca ancora una volta.
Nelle elezioni per il CSPI Anief e Cobas hanno superato il 5%, una delle condizioni per essere considerati 'rappresentativi'. Ma ne ce sono altre.
Novità per i diplomati magistrali inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento. Ricorso accolto in Tribunale. Intervista a Marcello Pacifico, Presidente Anief.
Secca denuncia dell'Anief dopo l'altrettanta clamorosa bocciature in commissioni.
Il movimento contro la Riforma di Renzi e del Pd tiene duro: anche ieri l'adesione allo sciopero è stata massiccia in tutto il Paese.
Marcello Pacifico: "Ci aspettiamo da Governo un passo indietro".
Blocco degli scrutini e sciopero della fame. E a chiedere cambiamenti arriva anche l'appello dei docenti universitari.
Mentre per la secondaria di primo grado tutto si svolgerà come in passato, qualche novità è in arrivo già da quest'anno per i maturandi. La prima volta degli indirizzi creati dalla Riforma Gelmini, licei musicali e coreutici: la seconda prova consisterà rispettivamente in teoria e composizione della musica e in una dimostrazione pratica di danza.
Contro il Ddl Renzi-Giannini-Pd. Ieri fiaccolate in cento città contro la riforma del preside manager. Corteo e notte bianca a Roma, in piazza Farnese. Un paese contro il partito democratico. E lunedì, il giorno della direzione Pd al Nazareno, comincia l'agitazione più grande nella scuola dal 1988-89.
Nella Capitale manifestazione con partenza dal Colosseo e conclusione a Piazza Farnese con una "notte bianca". Il coordinatore del Gilda, Rino Di Meglio: "Se il ddl non verrà fermato al Senato, a settembre paralisi dell'amministrazione scolastica: prossima settimana sciopereremo con il blocco degli scrutini". Non ha dubbi Marcello Pacifico, presidente dell'Anief: "Compiono un atto illegittimo i dirigenti che indicono gli scrutini di domenica, per recuperare quelli non svolti a causa dello sciopero".
Dopo il primo via libera di Montecitorio, il ddl è arrivato in commissione a Palazzo Madama. La minoranza Pd e le opposizioni hanno presentato emendamenti per chiedere di intervenire sui nodi più contestati del testo.
Ecco la calendarizzazione della discussione sulla riforma scuola 2015: Anief attacca Renzi e rilancia le sue proposte.
Il Miur ha ufficializzato il calendario delle mobilitazioni che prenderanno forma diversa a seconda delle sigle sindacali, ma che dovranno tutti rispettare i servizi essenziali stabiliti dalla Legge 146 del 2000.
Anche la scuola avrà presto i primi "esodati", docenti cioè che oggi insegnano e che il prossimo anno, dopo il piano straordinario del governo che prevede 100.701 assunzioni da settembre, non lo potranno più fare. A lanciare l'allarme sono state le associazioni dei docenti precari, sentite ieri in audizione sul ddl Buona scuola, dalle commissioni congiunte (Cultura e Istruzione) di Camera e Senato.
Il Governo vuole il merito ma stipendi in calo dal 2011.
Protesta simbolica di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Un'ora di astensione durante le valutazioni.
È ormai un'antica querelle che fa sentire la sua eco ancora oggi. Le code della vergogna, come furono definite nell'ormai lontano 2008, vengono infatti ancora sconfitte da altre undici immissioni in ruolo retrodatate al 2009 o al 2010 decise nei Tribunali di Catania e Caltagirone grazie ai ricorsi "pettine" patrocinati dall'Anief.
Dopo le dichiarazioni sulla scuola fatte da Renzi negli ultimi giorni il leader dell'Anief Marcello Pacifico mette i puntini sulle i tornando su due questioni centrali: precariato e possibilità di un referendum popolare qualora il Senato non dovesse intervenire sui punti del Ddl ritenuti più lesivi del profilo professionale dei docenti.
Adesione dell'ANIEF agli scioperi brevi nel comparto scuola indetti dai COBAS, UNICOBAS SCUOLA e USB PI.
COMUNICAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 2, COMMA 6, DELLA LEGGE 12 GIUGNO 1990, N. 146 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI.
Le news al 22-05 sulla riforma scuola 2015: Renzi apre alle GI, il PD rischia la spaccatura e Anief lancia una proposta. Se la partita alla Camera si è conclusa, la riforma scuola 2015 di Renzi deve ancora superare lo scoglio del Senato, dove la maggioranza è molto più risicata e la minoranza dem può far valere le sue richieste. In questo senso, il gioco politico sembra essere immediatamente mutato e gli interventi sono stati molti: da un lato Renzi ha affermato chiaramente di voler prendere in considerazione la situazione dei docenti abilitati (parla espressamente del TFA), dall'altro l'intervento della senatrice Di Giorgi del PD sembra voler spaccare il fronte della mobilitazione, mettendo precari contro precari. I sindacati stanno già pensando a nuove forme di protesta in occasione della presentazione degli emendamenti al Senato, ed Anief lancia una proposta molto particolare: i collegi docenti dovrebbero inviare al Miur una mozione di ritiro del DDL sulla riforma scuola.
Intervista al presidente dell’Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief), Marcello Pacifico. “Bloccheremo gli scrutini per rispondere a un governo che umilia l’intera categoria dei docenti”. I presidi-sceriffi: “Consulta e Consiglio di Stato ci ricordano che si assume per pubblico concorso”.
Roma - La Camera approva la riforma della Buona scuola ma ora il cammino del ddl proseguirà tutto in salita. Con il via libera alla chiamata diretta da parte dei presidi e l'esclusione dei precari delle Graduatorie di Istituto dal piano di assunzioni si alza il livello di scontro con i sindacati e con tutto il mondo della scuola. Le modifiche introdotte a Montecitorio non hanno cambiato l'impianto del provvedimento che rivoluziona i rapporti di potere nella governance degli istituti scolastici.
L' aula della Camera approva il ddl di riforma della scuola con 316 sì, 137 no e 1 astenuto mentre fuori dal palazzo, sul piazzale di Montecitorio, centinaia di insegnanti e presidi contestano una riforma che avvertono come un colpo micidiale al sistema educativo italiano. A favore della buona scuola votano Pd, Area popolare, Scelta civica, Per l'Italia-Centro democratico, Psi, Minoranze linguistiche. Contro Cinquestelle, Forza Italia, Lega, Sel, Fdi-An, Alternativa libera. Non finisce qui, perché il ddl ora deve passare al Senato prima dell'approvazione definitiva, ma certo è un primo serio passo verso una modificazione profonda del sistema dell'istruzione a partire dai maggiori poteri conferiti ai presidi.
Confermata la tendenza che avevamo già messo in evidenza. Adesso i sindacati di base chiedono di rivedere le regole per il calcolo della rappresentatività.
Un miliardo per l'assunzione di 100 mila precari. Ma a novembre erano 149 mila. Dagli aumenti alla digitalizzazione: i conti non tornano. Cobas, sfida al Garante.
Dopo il video di ieri, il premier ha inviato una mail a ognuno dei 750mila docenti della scuola pubblica: «Questa proposta non è "prendere o lasciare". Siamo pronti a confrontarci. La Buona Scuola non la inventa il Governo: la buona scuola c'è già. Siete voi. O meglio: molti tra voi, non tutti voi». Il preside non è "sceriffo" ma un "primus inter pares".
Roma, 13 mag. - Le modifiche apportate dalla Commissione Cultura della Camera al disegno di legge su la 'Buona Scuola', secondo l'Anief non risolvono la piaga del precariato scolastico italiano. Il numero delle assunzioni, infatti, e' sottostimato rispetto al fabbisogno, tanto che a settembre il Miur, tramite i suoi Uffici scolastici territoriali, sara' costretto a sottoscrivere oltre 100mila contratti di supplenza annuale o fino al 30 giugno 2016. Inoltre, non trovano una soluzione adeguata le tante categorie di docenti che avrebbero dovute essere stabilizzate.