“L’odierna giornata mondiale degli insegnanti deve servire a ricordare prima di tutto le condizioni di difficoltà in cui lavorano per svolgere una professione di altissimo valore sociale: in Italia il docente non gode più della stima pubblica ed è spesso bersaglio di critiche e violenze da parte delle famiglie, percepisce stipendi sempre più poveri, in un caso su quattro è precario e rimane tale troppi anni oltre il dovuto tanto da avere indotto due giorni fa la Commissione UE a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia Europea e il nostro sindacato ad avviare una class action per recuperare fine a 24 stipendi come indennizzo per la mancata stabilizzazione. Inoltre, chi insegna nel nostro Paese difficilmente riesce ad avvicinarsi a casa, per via di vincoli immotivati e applicati anche quando vi sono i posti liberi per accoglierlo, hanno una carriera limitata alla sola possibilità di diventare preside”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno della celebrazione della giornata mondale del docente.