La manovra da quasi 35 miliardi approvata dal Governo prevede, tra le altre cose, Quota 103, l’anticipo pensionistico per evitare il ritorno alla Legge Fornero, e la possibilità delle donne con figli di uscire prima. Sulla scuola, invece, le disposizioni decise dai ministri e dalla premier risultano ad oggi deludenti: è solo previsto il ripristino del contributo per le scuole paritarie, pari a 70 milioni, più il trasporto degli alunni disabili (24 milioni). Nulla è stato fatto su organici e mobilità in deroga agli attuali criteri, sulle modifiche necessarie per il reclutamento dei precari nella fase transitoria del PNRR, come per fare avere risorse aggiuntive per profili professionali docenti, Ata, Dsga. Come non è stato tradotto in legge il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e l’estensione dei lavoratori fragili a tutto il personale docente, così da realizzare un anticipo pensionistico senza discriminazioni. Il sindacato Anief si prepara a proporre emendamenti ad hoc da fare approvare in fase di conversione in legge del decreto.