I ricorsi del personale della scuola costano tantissimo allo Stato: da uno studio dell’Ufficio legale Anief, solo il sindacato rappresentativo somma ormai una media di 150 mila euro a settimana, sotto forma di risarcimenti, che i giudici decidono di assegnare ai docenti e Ata ricorrenti. “È triste dirlo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ma nel nostro Paese per quanto riguarda la scuola la tutela dei diritti passa ancora dai tribunali, mentre il legislatore continua a latitare. Il fenomeno è in evidente espansione e anche in controtendenza, perché tra il 2014 e il 2021, anche a causa dell'introduzione voluta dall’ex ministro Giulio Tremonti della tassa dissuasiva del contributo unificato, abbiamo assistito ad una riduzione complessiva del contenzioso in Tribunale pari al 30%. Evidentemente, nella scuola vi sono leggi troppo vessatorie: grazie all'azione vincente del nostro ufficio legale e dei nostri avvocati, nel 2022 solo Anief ha raccolto 10mila adesioni ai ricorsi gratuiti al giudice del lavoro per tutelare i diritti del personale scolastico a partire dai precari”.