Un flop clamoroso. Non può descriversi in altro modo l’esito dei concorsi predisposti dal ministero dell’Istruzione per selezionare e assumere in ruolo nuovi docenti nella scuola. Le sette procedure attivate non hanno ridotto il numero di supplenti e anche quest’anno almeno la metà delle immissioni in ruolo autorizzate dal Ministero dell’Economia andranno perse. Sui singoli concorsi il resoconto è a dir poco fallimentare: in quello per l’infanzia e la primaria, 4 posti di sostegno su 5 resteranno vacanti, ben 5.389 cattedre, pari al 78% dei 6.913 a concorso; per il concorso della scuola secondaria siamo al paradosso, perché a distanza di oltre due anni dal bando si è conclusa solo una sessione su tre (appena 592 su 1.453), oltre il 90% dei partecipanti è stato respinto e più di 6mila posti rimarranno vacanti. I dati, aggiornati a questi giorni, sono stati prodotti dalla rivista Tuttoscuola