Migliaia di docenti neo-immessi in ruolo non hanno ricevuto lo stipendio di settembre e, probabilmente, nemmeno percepiranno quello di ottobre: un gruppo di circa 1.700 insegnanti, coordinato da una docente, Eloisa Aquilina, denuncia una situazione che definisce di “vergogna assoluta” e chiede interventi immediati. “Alcuni colleghi sono stati costretti a tornare a casa perché non riescono a sostenere le spese di alloggio fuori sede”, ha denunciato la docente.
Nella settimana internazionale della cultura italiana, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha premiato alcune studentesse e alcuni studenti frequentanti l’Istituto onnicomprensivo italiano di Addis Abeba, in Etiopia, alla presenza della dirigente scolastica e del personale dell'ambasciata: i premi sono relativi alle opere artistiche con impatto ambientale zero prodotte degli studenti. Il sindacalista ha anche consegnato alla scuola italiana collocata in Etiopia circa mille libri donati dagli associati Anief: i testi verranno collocati nella Biblioteca dell’istituto scolastico.
Si è svolto oggi presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito un incontro tra amministrazione e sindacati rappresentativi per avviare le trattative sul Contratto collettivo sulla mobilità per l'adeguamento alle norme e l'adeguamento al contratto, oltre a rivedere le nuove regole. Tutte le organizzazioni si sono più o meno impegnate nella stesura di questo nuovo contratto: le parti si incontreranno tutte le settimane, con l’obiettivo di chiudere la trattativa nel mese di novembre.
Appena terminato l’incontro tra i sindacati rappresentativi e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: l’appuntamento ha toccato diverse problematiche di inizio anno scolastico.
“L’odierna giornata mondiale degli insegnanti deve servire a ricordare prima di tutto le condizioni di difficoltà in cui lavorano per svolgere una professione di altissimo valore sociale: in Italia il docente non gode più della stima pubblica ed è spesso bersaglio di critiche e violenze da parte delle famiglie, percepisce stipendi sempre più poveri, in un caso su quattro è precario e rimane tale troppi anni oltre il dovuto tanto da avere indotto due giorni fa la Commissione UE a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia Europea e il nostro sindacato ad avviare una class action per recuperare fine a 24 stipendi come indennizzo per la mancata stabilizzazione. Inoltre, chi insegna nel nostro Paese difficilmente riesce ad avvicinarsi a casa, per via di vincoli immotivati e applicati anche quando vi sono i posti liberi per accoglierlo, hanno una carriera limitata alla sola possibilità di diventare preside”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno della celebrazione della giornata mondale del docente.