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Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con la comunicazione N. 0002422 del 07-12-2018 indirizzata a tutti gli UU.SS.RR., agli AA.TT.PP. e ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado comunica l’aggiornamento nell’area SIDI delle funzioni di gestione della carriera del personale della scuola in applicazione del CCNL 2016-18 che potranno essere utilizzate a partire dal 7 gennaio del 2019.
Lo dice il sesto rapporto Istat Bes 2018 “Il benessere equo e sostenibile in Italia”, pubblicato in queste ore: lo scorso anno i giovani di 18-24 anni con la licenza media che non sono inseriti in un percorso di istruzione o formazione erano il 14%, lo 0,2% rispetto al 2016. Il vero dramma è al Sud Italia, a partire dalla Sicilia, dove la quota di mancata partecipazione al mercato del lavoro e occupazionale raggiunge il 40,8%: dieci volte di più rispetto a Bolzano. Anche la percentuale di persone di 25-64 anni con almeno il diploma è molto più bassa della media europea (60,9% contro 77,5%). Marcello Pacifico (Anief-Cisal): questi dati Istat ci confermano le difficoltà dei giovani nati nelle aree del Paese prive di agenti culturali e di quel sostegno sociale necessario a supportare giovani che presentano difficoltà a scuola e appartenenti a famiglie non in grado di sostenerli. È in questi contesti che diventa decisivo introdurre il tempo pieno e prolungato: un obiettivo che non si può di certo centrare assumendo appena 2 mila maestri alla primaria ogni anno. Servono poi organici differenziati per territorio, con maggiorazioni da prevedere nelle zone a rischio, con alto tasso dispersivo e di stranieri; puntare alla continuità didattica, attraverso l'assorbimento del precariato con la riapertura delle GaE, operazione indispensabile per evitare i licenziamenti dei docenti precari abilitati; legiferare sull’innalzamento dell'obbligo scolastico a 18 anni, con contestuale anticipo dell’avvio scolastico a 5 anni.
Il decreto è atteso in primavera e sono ancora tante le variabili da considerare. Si tratta di un passaggio importante, perché l’aggiornamento del 2019 avrà effetto per il triennio successivo, quindi sino al 2021.Anief ricorda che mai come adesso è diventato necessario riaprire le graduatorie ad esaurimento: se ciò non avverrà, con l’inizio del prossimo anno scolastico assisteremo alla mancata copertura di altre decine di migliaia di cattedre, che si andranno ad aggiungere alle 120 mila del 2018. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): possiamo dare per certo sin d’ora che il Ministero dell’Istruzione verrà subissato di ricorsi, anche per la mancata e perdurante adesione alla normativa europea che regola la materia del precariato su posti vacanti e disponibili. Inoltre, qualora l’udienza sui Diplomati Magistrale del Consiglio di Stato prevista per il 20 febbraio non dovesse essere favorevole ai ricorrenti, Anief valuterà la possibilità di riaprire i ricorsi non solo per gli stessi maestri con diploma magistrale conseguito prima del 2002, ma anche per i laureati in Scienze della Formazione Primaria, gli insegnanti tecnico-pratici e tutti coloro che hanno un titolo abilitante all’insegnamento.
Il sindacato, pertanto, conferma il ricorso al giudice del lavoro per ottenere la partecipazione al piano straordinario di stabilizzazione o il risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine: il ricorso è rivolto a docenti, anche non abilitati, e Ata precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio in scuola pubblica su posto vacante e disponibile: per maggiori informazioni cliccare qui.
Rispetto agli annunci entusiasti degli altri sindacati rappresentativi, Udir lancia l’allarme sull’ulteriore riduzione delle risorse in capo ai presidi d’istituto. Ridotto il fondo di categoria della metà in due anni. Per attutire i tagli basterebbe dirottare le risorse risparmiate dal corso-concorso eliminato. Il sindacato invita i dirigenti scolastici a partecipare alla Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali che si terrà a Torino; invia la scheda di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.