Al computo delle richieste di partecipazione formulato dal Miur per il reclutamento a tempo indeterminato di docenti per la scuola del primo ciclo si devono aggiungere i tanti ricorrenti con il sindacato Anief e con l’associazione europea Radamante che hanno deciso anche di riaprire le adesioni: per accedere al colloquio non selettivo, l’importante è avere presentato domanda. Al termine dell’unica prova orale, tutti i partecipanti verranno collocati dalle commissioni giudicanti in graduatorie di merito straordinarie su base regionale.
Come noto, è di queste ore la notizia della firma del contratto dei DS: Udir, alla luce dell’analisi dei dati noti, afferma che l’equiparazione dei 9 mila euro di differenza tra la retribuzione di posizione parte fissa tra le diverse aree della dirigenza confluita nell'area dell'istruzione e della ricerca ci sarà dal 2020. Rilanciando i suoi ricorsi, che portano realmente al recupero delle somme spettanti, si appresta a incontrare i dirigenti scolastici a Rende, il 17 dicembre, per un seminario formativo e informativo.
Come riporta la stampa specializzata, che comunica le novità emerse nell’ambito della contrattazione tra Miur e sindacati per il rinnovo del contratto relativo ai trasferimenti del personale docente e ATA, “sembra essere rientrato l’allarme per l’ipotesi avanzata dal Miur di limitare i trasferimenti provinciali da sostegno a posto comune del 50%”. L'Anief esprime soddisfazione per il passo indietro del Ministero dell'Istruzione e ricorda la necessità di occuparsi e sanare, ora, illegittimità ancor più cogenti come la mancata valutazione del servizio svolto nelle scuole paritarie e l'impossibilità di computare, ai fini del superamento del vincolo di permanenza sul sostegno, il periodo svolto durante il precariato.
Per la scuola il 2019 doveva essere l’anno del pensionamento di massa: invece, a meno di quarantottore dal termine di presentazione delle domande volontarie per lasciare il servizio, i dati ufficiali emessi dal Miur ci dicono che il prossimo sarà un anno di pensionamenti addirittura inferiore a quelli passati. In base ai dati ufficiali forniti ai sindacati sulle domande presentate dal personale scuola attraverso il sistema Istanze online, risulta che tra i docenti sono state presentate appena 15.190 richieste d’uscita, tra gli amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e Dsga solo 4.448, a cui si aggiungono 34 domande tra il personale educativo e 131 tra gli insegnanti di religione cattolica. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per la scuola servono deroghe rispetto ai parametri della Legge Fornero. Lo abbiamo chiesto con modifiche ad hoc nella manovra: anche per le assunzioni, visto che ci sono 50 mila posti in organico di diritto vacanti e disponibili per il personale docente e almeno 10 mila per il personale Ata. Occorre per il primo caso subito riaprire le GaE e nel secondo attivare i passaggi verticali e aggiornare le graduatorie permanenti del personale: sono disposizioni fondamentali.
Slitta di alcune settimane l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato sulla licenza dei diplomati magistrali prima del 2002 di stare o meno nelle GaE: i giudici di Palazzo Spada hanno fatto sapere che l’udienza pubblica si svolgerà il 20 febbraio 2019, perché, hanno scritto nella doppia ordinanza cautelare depositata ieri pomeriggio, “l’eventuale revisione del principio di diritto enunciato dalla sentenza dell’Adunanza plenaria n. 11 del 2017 richiede un adeguato approfondimento in sede di merito”. Il rinvio è stato deciso, in camera di consiglio, presieduta da Filippo Patroni Griffi, dopo che gli stessi giudici hanno appurato “che tutte le parti, anche quelle intervenienti, hanno, comunque, pienamente esercitato il diritto di difesa, depositando articolate memorie difensive ed esponendo le proprie ragioni anche nel corso della discussione orale”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Collegio del Consiglio di Stato ha preso atto della serietà dei temi sollevati dalla nuova ordinanza all'adunanza plenaria. Quella presa a Palazzo Spada è una decisione che, a nostro parere, potrebbe rimettere tutto in discussione.