Udir conferma che l’equiparazione dei 9 mila euro di differenza tra la retribuzione di posizione parte fissa tra le diverse aree della dirigenza confluita nell'area dell'istruzione e della ricerca avverrà dal 2020. Resta confermato pertanto il ricorso contro questo accordo che non sana la disparità su questa voce di stipendio dal 2016.
Così come abbiamo già anticipato, l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con ordinanza depositata questo pomeriggio, ha ritenuto che l’eventuale revisione del principio di diritto enunciato dalla sentenza dell’Adunanza plenaria n. 11 del 2017 richieda un adeguato approfondimento in sede di merito, per la discussione del quale è stata fissata sin da ora l’udienza pubblica del 20 febbraio 2019.
Nelle more fino a quella data, in attesa del nuovo giudicato, non saranno concessi ulteriori provvedimenti cautelari per l’inserimento nelle GaE di nuovi ricorrenti. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il Collegio ha preso atto della serietà dei temi sollevati dalla nuova ordinanza all'adunanza plenaria, mentre rimane pendente il reclamo collettivo al Consiglio d'Europa e il ricorso alla Cassazione per l'annullamento della stessa sentenza 11/17 della Plenaria. Attendiamo fiduciosi”.
Ieri 12 dicembre vi è stato un nuovo incontro all’Aran: il fine è giungere alla firma del contratto. L’Ansa, sempre ieri, ha pubblicato una nota in cui veniva annunciata “la possibilità di una no-stop che porti alla firma”; i sindacati rappresentativi si dicono “contrari ad ogni ipotesi di autonomia differenziata”, poiché “la volontà di separazione di alcune regioni non può intaccare la dimensione nazionale, base fondante del nostro Paese”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, si dice contento di ciò, ma vira anche il discorso sulla risoluzione concreta delle criticità della professione che, di contro agli innumerevoli oneri, potrebbe finalmente raccogliere qualche onore.
Facendo seguito alle tante richieste ricevute, l'Anief proroga le adesioni ai ricorsi rivolti a tutto il personale illegittimamente escluso dalla partecipazione al concorso straordinario per la scuola primaria e infanzia. L'adesione è possibile solo per quei docenti che hanno comunque inviato il modello cartaceo di partecipazione al concorso entro il termine perentorio fissato dal Ministero dell'Istruzione per la presentazione delle domande: 12 dicembre 2018.
Nel giorno dell’anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei Diritti delle persone con disabilità, Anief denuncia che quest’anno sono state assegnate non meno di 60 mila supplenze su sostegno in deroga. Con l’aggravante che la metà di quei posti si poteva destinare a docenti specializzati e pronti per essere assunti, anziché relegati nelle graduatorie d’istituto per fare i supplenti a vita. Marcello Pacifico (Anief- Cisal): Considerando che almeno il 30-40% dei docenti opera su due o più alunni, sono almeno 100 mila gli alunni costretti a subire le conseguenze nefaste di leggi create ad arte per far risparmiare lo Stato sulla pelle dei più bisognosi. Quando si parla di disabili e delle loro continue esclusioni sociali e di discriminazione è bene sapere che è la stessa scuola ad alimentare certe ingiustizie.
Per questi motivi, Anief rilancia l’iniziativa legale gratuita Sostegno, non un'ora di meno!, che solo lo scorso anno ha prodotto oltre cento cause vinte, con altrettanti alunni che si sono visti assegnare le ore settimanali previste e le famiglie risarcite. Infine, l’Anief ha predisposto per la Legge di Stabilità un emendamento ad hoc, al Senato, per stabilizzare il personale docente specializzato sul sostegno precario su tutti i posti in deroga per due anni scolastici consecutivi.