Entrare nei ruoli dello Stato dopo oltre dieci anni di precariato, superare l’anno di prova, toccare con mano la stabilizzazione del posto di lavoro, per poi però tornare a fare il supplente dopo sette anni dall’assunzione: accade anche questo nella scuola italiana, dove il reclutamento continua ad essere gestito con regole assurse. La storia è quella della maestra Marica Damonte, 43 anni, diplomata magistrale nel 1997, più di 18 anni di insegnamento nella scuola primaria. Un decreto ha stravolto la sua vita e quella dei suoi figli: il contratto a tempo indeterminato con riserva, sottoscritto nel 2015 è stato infatti annullato, al suo posto gli è stato proposto un contratto di supplenza al 30 giugno, “almeno per questo anno scolastico, dal prossimo non si sa”, ha commentato Orizzonte Scuola che ha anche intervistato la docente.