Il nuovo ministero dell’Istruzione e del merito si dovrà impegnare il prima possibile in una revisione normativa su come trattare a scuola le esigenze degli alunni con disabilità, perchè le attuali norme e quelle che si stanno applicando non li tutelano adeguatamente ed in certi casi arrivano a negargli il diritto allo studio: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente del sindacato autonomo Anief.
Il governo Meloni dovrà trovare entro il prossimo 31 dicembre almeno 40 miliardi di euro: ne è a conoscenza la premier, la quale ha detto di volersi mettere “subito al lavoro”, invitando i suoi ministri a rimboccarsi le maniche in vista delle prossime sfide. Lo scrive oggi la stampa specializzata, ricordando che dei finanziamenti da reperire nelle prossime settimane “quasi 15 miliardi di euro” serviranno “per rinnovare nei primo trimestre le misure contro il caro energia previste dal decreto Aiuti ter; almeno 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni; almeno 5 miliardi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego; 4,5 miliardi di euro per lo sconto contributivo del 2 per cento a carico dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro; 2 miliardi di euro di spese indifferibili”.
Senza un intervento nella Legge di Bilancio, tra poco più di due mesi assisteremo al ritorno della Legge Fornero: si potrà andare in pensione non prima dei 67 anni di età o con 42-43 anni di contributi. Il Governo potrebbe apportare delle deroghe, ma occorrono reali opportunità di anticipo pensionistico, non proposte inaccettabili come ‘Opzione Uomo’ con penalità importanti sull’assegno pensionistico arrivando a tagliare anche oltre 600 euro dall’assegno. “Prima di tutto bisogna approvare oggi una ‘finestra’ specifica per il personale della scuola”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista all’emittente radiofonica Italia Stampa.
La premier Giorgia Melonisi è oggi insediata a Palazzo Chigi e a seguire ha presieduto il primo Consiglio dei ministri del suo governo che potrebbe produrrei primi provvedimenti d’urgenza: tra questi, dovranno essere adottati anche per la scuola, dove è arrivato il nuovo ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. A chiederlo con forza è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista adOrizzonte Scuola sostiene che “l’istruzione deve essere al centro della politica del governo” e la scelta della denominazione ‘merito’, viene ritenuta “un messaggio positivo. Proprio perché la scuola merita: serve che il ministro fin dai primi giorni inizi e riprende un dialogo con le organizzazioni sindacali. Noi siamo disponibili, al fine di individuare le principali urgenze anche con specifici dossier, su cosa bisognerà intervenire in legge di Bilancio e, in prospettiva, quali sono gli obiettivi da realizzare in questi cinque anni di legislatura, rispondendo a ciò che ci chiede l’Europa”.
Sarà il professore universitario Giuseppe Valditara il ministro dell’Istruzione del Governo Meloni: la squadra dei 24 ministri, di cui sei donne,ha oggi giurato davanti al Presidente della Repubblica, sembra volere bruciare le tappe verso il cambiamento. Il nuovo Esecutivo ha già provveduto a mutare i nomi di alcuni ministeri: lo Sviluppo economico è diventato “Imprese e made in Italy”, le Politiche agricole in “Agricoltura e sovranità alimentare” e cambia anche il ministero dell’Istruzione al quale si aggiunge la parola “merito”.