Tra le proposte: utilizzo risorse RDC per salario minimo nei rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per recupero IVC 2016-2018, estensione quota 100 alla data di conversione in legge, flessibilità tra età anagrafica e contributiva per requisiti minimi, esonero dalla Fornero per il personale scolastico, estensione carattere gravoso a tutti i docenti e della rateizzazione a 80 mila euro dell’onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato (50 anni), limite dell’1,5% della tassazione dell’importo di finanziamento per la liquidazione ed estensione della detassazione TFS a 76 mila euro.
Il Ministero dell’Istruzione si preoccupa per le sorti dell’Europa unita: con la nota n. 382 del 30 gennaio, il dicastero di Viale Trastevere invita gli istituti a partecipare al questionario sulla “Consultazione sul futuro dell’Europa”, per riflettere sui temi delle politiche sociali ed economiche ponendo l’attenzione su concetti come l’istruzione e la formazione, i giovani e il lavoro. Anief, nell’auspicare che tanti cittadini si esprimano, non può non sottolineare come molti dei punti affrontati dal Cnel siano fondamentali per i destini di una Europa sempre più minacciata dalla frammentazione e di nazionalismi. Guardando all’Italia, emerge la distanza siderale che il nostro Paese mantiene rispetto a certi temi. Marcello Pacifico (Anief): Mai come oggi occorre rinsaldare certi valori comuni, perché viviamo in un’Ue sempre ostaggio di divisioni d’intenti, indifferenze e autoreferenzialità. La scuola può fare molto e per questo apprezziamo l’iniziativa ministeriale di puntare sull’educazione civica, se però allargata proprio alla storia e al diritto europeo. Le stesse sentenze che continuiamo a promuovere, presso la Commissione e la Corte di Giustizia Europea, per cancellare ingiuste e incostituzionali discriminazioni, tra personale di ruolo e precari, ci dicono che la strada da perseguire è questa.
Il giovane sindacato respinge in modo drastico il progetto di legge con cui il governo Conte intende regionalizzare la scuola, assieme ad altri servizi pubblici essenziali: l’opposizione totale al ddl sulla cosiddetta autonomia differenziata, che prenderebbe il via con la concessione dell’autonomia scolastica ad alcune regioni del Nord, è giunta oggi dal capoluogo valdostano, nel giorno di chiusura del primo Consiglio nazionale svolto nel decennale di Anief. Il presidente nazionale, Marcello Pacifico, nel prendere atto della volontà del Consiglio ha detto: Il piano di regionalizzazione di un servizio pubblico così come annunciato è irrealizzabile per l'assenza di risorse che se trovate minerebbero l'unità nazionale e il principio solidaristico sotteso nella nostra Costituzione. Ci opporremo, in tutte le sedi, ad iniziare da quelle giudiziarie contro il trasferimento del personale o i blocchi alla mobilità. E i precedenti ci danno ragione piena, persino in quella Provincia autonoma che delibera in maniera esclusiva sulla scuola, ma sempre tenendo presente alcuni principi costituzionali inviolabili.
È iniziato l'iter della conversione in legge del decreto approvato dal CdM che apre per il prossimo triennio una “finestra” per andare in pensione già a 59 anni con “Opzione Donna” e 62 per tutti. Domani, alle 19.15, i due giovani sindacati del personale docente, Ata e dirigente della scuola presenteranno alla commissione Lavoro di Palazzo Madama le proposte specifiche emendative, per la peculiare situazione dei lavoratori del comparto e dell'area dell'istruzione e della ricerca. Sempre da domani, i lavoratori dell’istruzione potranno cominciare ad inviare la propria adesione a quota 100.