Dall’Istituto nazionale di statistica giungono preoccupanti indicazioni sull’economia italiana, risultata in contrazione dello 0,2% nel quarto trimestre 2018. Ma arrivano anche importanti indicazioni sui contratti di lavoro, che se non adeguati lasciano milioni di famiglie italiane in condizioni di disagio economico e impossibilità di spendere. Per i lavoratori del settore della Conoscenza, il rinnovo della scorsa primavera, giunto dopo 10 anni di blocco, ha già esaurito i suoi effetti. Perché da più di 30 giorni i lavoratori della PA hanno di nuovo il contratto scaduto, con i salari ben al di sotto del consentito. Dopo avere incassato la misera del 3,48% medio, ad aprile l’indennità di vacanza contrattuale non riallineerà affatto i loro stipendi al tasso di inflazione reale certificato. Marcello Pacifico (Anief): Anche dopo l’aumento di 5 punti di stipendio, rispetto al vecchio contratto, rimangono da recuperare ancora 9 punti per arrivare ai 14 di aumento del costo della vita registrata tra il 2008 e il 2018. Per arrivarci non serve di certo la regionalizzazione dell’istruzione, ma ricordarsi le promesse fatte in campagna elettorale, quando si parlava di stipendi europei.
Nuova vittoria dell’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Trapani che accoglie la richiesta di una docente contro il mancato riconoscimento del servizio preruolo ai fini del superamento del quinquennio di permanenza su posto di sostegno e per ottenere il relativo trasferimento su posto comune. Anief, in attesa della pubblicazione dell'Ordinanza Ministeriale annuale che darà avvio alle prossime procedure di trasferimento, ricorda che sono aperte le preadesioni gratuite agli specifici ricorsi sulla Mobilità 2019/2020 elaborati per tutelare i diritti di tutti i lavoratori della scuola.
Pure il ministro dell’Istruzione del governo del Cambiamento non si sottrae alla scusante italica per eccellenza: i mali della scuola vanno cercati in chi ci ha preceduto. Il concetto è ribadito svariate volte nell’ultima intervista rilasciata da Marco Bussetti, al quotidiano La Repubblica, dalla quale si vuole far credere che i cambiamenti in atto, prodotti negli ultimi mesi dall’esecutivo M5S-Lega, sono stati approvati proprio per limitare i danni delle cattive gestioni. Alla domanda “State provando ad assumere nuovi precari. Le graduatorie Gae vuole esaurirle? Come Renzi?”, il ministro Bussetti replica così: “Lo dice il nome stesso: graduatorie a esaurimento, a un certo punto si tira una riga”. Secondo Anief la posizione del Miur sul precariato è completamente sbagliata. Secondo il suo presidente nazionale Marcello Pacifico “pensare di risolvere la supplentite solo con i concorsi, i cui iter di realizzazione sono in media di due-tre anni, significa assegnare alla scuola pubblica italiana un ruolo ancora più dimesso dell’attuale. Nel frattempo, infatti, gli incarichi annuali lieviteranno ancora di più, superando quota 200 mila. Con il paradosso che sarebbe bastato attivare il doppio canale per evitarlo, come abbiamo fatto in modo di chiedere anche di recente nel decreto Semplificazioni”.