Il Ministero dell’istruzione e del merito, facendo seguito a quanto annunciato alle organizzazioni sindacali la scorsa settimana, ha pubblicato la circolare 4814 del 30 gennaio 2023 per la riapertura dei termini di presentazione delle domande di pensionamento del personale scolastico dal prossimo 1° settembre, a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
È ancora allarme dispersione scolastica: a Catania si arriva al 25%, contro una media nazionale che è esattamente la emetà. A scriverlo è il presidente della Corte d’Appello di Catania, Filippo Pennisi nella relazione dell’Anno giudiziario nel distretto, che spiega: “Ci sono altissimi tassi di devianza correlati ad abbandono della scuola. Il Tribunale per i minorenni di Catania – aggiunge – svolge la propria attività in un territorio storicamente afflitto dalle condizioni di “povertà educativa” di larga parte della popolazione minorile e sconta, nella propria azione, una cronica e grave carenza di risorse amministrative, come già segnalato nelle relazioni d’inaugurazione degli anni passati. Il presidente di quel Tribunale rappresenta altresì che, nel periodo in esame, la persistente emergenza sanitaria da Covid-19 e la correlata crisi economica hanno acuito i conflitti familiari e le condizioni di marginalità, generando nuove povertà e fasce di devianza o disagio”.
Per oltre un milione di docenti, Ata e dirigenti scolastici, come per tutti i dipendenti pubblici, è arrivato in busta paga l’emolumento accessorio una tantum previsto dall’ultima Legge di Bilancio: la Ragioneria generale dello Stato ha comunicato che per tutto 2023, i lavoratori dello Stato riceveranno tra i 20 e i 45 euro (al lordo), tredicesima compresa, pari all’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza. “Si tratta di una sorta di anticipazione dei rinnovi contrattuali per il triennio 2021-2024 che, come è noto, sono tutti scaduti già da 11 mesi”, specifica la stampa specializzata aggiungendo che la somma è stata “stanziata per compensare il mancato pagamento della vecchia indennità di vacanza contrattuale, cioè del contributo introdotto per legge, nel 1993, nei periodo fra a scadenza con un contratto collettivo (CCNL) ed il suo rinnovo”.
I prossimi giorni potrebbero essere fondamentali per comprendere il destino dei precari della scuola italiana: su impulso dei sindacati rappresentativi, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha provveduto a inviare all’Unione Europa la nuova proposta relativa al reclutamento basata sulle immissioni in ruolo dei docenti delle discipline inseriti in prima e seconda fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze, oltre che sulla stabilizzazione docenti idonei ai concorsi Infanzia e Primaria: secondola stampa specializzata, “adesso la palla passa a Bruxelles che dovrà deciderà se questa nuova ipotesi rispecchia gli obiettivi fissati dall’Europa. Appuntamento fissato per la prossima settimana quando i tecnici ministeriali saranno ricevuti dai rappresentanti della Commissione Europea”. Se la Commissione Ue dovesse ritenere percorribile la strada, le modifiche entrerebbero in un decreto legge PNRR che dovrebbe essere approvato entro il prossimo 10 febbraio.
Anief si conferma vincente nelle aule dei tribunali della Repubblica grazie all’azione della propria squadra di avvocati: dal 23 al 27 gennaio il sindacato Anief ha fatto assegnare come risarcimento più di 140mila euro.