“I lavoratori della scuola tra qualche giorno riceveranno il primo stipendio del 2023 e scopriranno di avere avuto un aumento di vacanza contrattuale che si aggira sui 10 euro, quindi solo un decimo rispetto a quanto previsto per legge in attesa della stipula del nuovo contratto nazionale 2022-2024 ancora in altissimo mare. Questa miseria si somma al +4,2% incassato a dicembre, che ha portato a docenti e Ata (che con 25 mila euro medi lordi annui sono i meno pagati della PA) circa 120 euro di arretrati e fino a 2.500 euro di arretrati: se pensiamo che ai 135 mila medici che hanno già uno stipendio medio di 84 mila euro, l’aumento per il rinnovo contrattuale che si sta prefigurando è di 585 euro, con 25 mila euro di arretrati, possiamo tranquillamente dire che lo Stato tratta i suoi dipendenti con pesi e misure diversificate”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato della scuola Anief, commentando la convocazione da parte dell’Aran delle organizzazioni sindacali dei medici per il prossimo 2 febbraio, alle ore 10.30.