“Prima di ridistribuire per il futuro competenze e risorse, bisogna promuovere una commissione di inchiesta che verifichi come le stesse siano state gestite e assegnate dall'Unità d'Italia con obiettivi specifici di rilancio delle zone più economicamente depresse del Paese e ad alto flusso migratorio”: così commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, la deposizione a Palazzo Chigi del disegno di legge sull’autonomia differenziata per iniziativa del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli con l’avallo di diversi governatori con in testa quello del Veneto, Luca Zaia, che è anche “co-autore di questa legge, tanto da dichiarare che “senza autonomia” la Lega nazionale “non ha più ragione”.
È stato assegnato al Senato l'esame del Decreto Legge n.198 del 29 dicembre 2022, il cosiddetto decreto Milleproroghe. Tra le molte richieste di modifica, si conferma la presenza di disposizioni urgenti per la Scuola, alcune delle quali in linea con gli Ordini del giorno approvati a dicembre a Palazzo Madama: Anief ha presentato ben 16 proposte di emendamento, tutte segnalate dall’Ufficio legislativo: le richieste del giovane sindacato vanno dalla proroga della mobilità straordinaria in deroga ai vincoli imposti in modo illegittimo alla conferma della validità delle graduatorie del concorso straordinario bis integrate. Le altre proroghe richieste da Anief riguardano l’assegnazione dell’organico PNRR e di quello aggiuntivo, dei contratti del personale docente e dirigente assunto con riserva, della validità del concorso per infanzia primaria, del corso-concorso per dirigenti scolastici e ella validità delle graduatorie di merito. Tra le istanze presentate dall’organizzazione sindacale rappresentativa risultano anche lo slittamento dei termini di acquisizione dei 24 CFU utili all’abilitazione all’insegnamento, ma anche dei termini AFAM, delle assunzioni da GPS su posti comuni oltre a quelli di sostegno, dell’ammissione del personale ATA facente funzione a concorso DSGA, dell’assegnazione delle risorse a EPR, delle aliquote di mobilità dei presidi, oltre che dell’assunzione dei ricercatori universitari e dei termini in materia di pubbliche amministrazioni.
Nella ricorrenza del 75° anniversario della Costituzione italiana, introdotta il 1° gennaio 1948, il sindacato ricorda come il diritto al lavoro sia fondante per la cittadinanza e per il bene della Repubblica italiana: chi è stato eletto per governare il Paese ha quindi il dovere di rimuovere ogni ostacolo per il progresso economico e civile della Paese, senza mortificare la dignità umana di ogni cittadino.
“Non può non avere effetti rilevanti sul reclutamento scolastico la sentenza n. 22/2022 dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato a proposito della validità dell'abilitazione all'insegnamento e della specializzazione su sostegno conseguite all’estero”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacalista ritiene che chi governa la scuola debba andare oltre la già rilevante conclusione dei giudici di Palazzo Spada, che hanno ribadito il riconoscimento dei titoli dei Paesi della Comunità Europea, ai sensi delle direttive che garantiscono anche la mobilità professionale, chiedendo quindi che vengano garantiti e valutati e riconosciuti ai fini dello svolgimento della professione. “Alla luce sia della posizione presa dal Consiglio di Stato sia del record di supplenze assegnate nel corrente anno scolastico riteniamo che il ministro Giuseppe Valditara debba adottare più di un provvedimento riparatorio”, specifica Pacifico.
L’altissimo numero di precari nella scuola fa aumentare di dieci volte, nell’ultimo decennio, le sentenze di risarcimento disposte dai giudici del Tribunali del Lavoro in favore degli associati Anief. I docenti e lavoratori Ata che aderito ai ricorsi gratuiti avviati dal giovane sindacato possono ritenersi soddisfatti. I numeri parlano davvero in modo chiaro: tra il 2012 e il 2015 per la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non, ma anche per la stabilizzazione dei precari, ammontavano ad un milione di euro i risarcimenti. Nel 2016 già erano raddoppiati i risarcimenti, a seguito delle pronunce della Corte di giustizia Europea, della Corte costituzionale e della Cassazione su scatti di anzianità, abuso contratti a termine e mensilità estive. Ma l’incremento choc arriva nel 2022, quando – sempre a seguito du ulteriori pronunce della Corte di giustizia Europea e della Cassazione su ricostruzione di carriera, salario accessorio (RPD/CIA), ferie, carta docente da 500 euro da allargare i precari – si arriva ad oltre 9 milioni di euro di risarcimento in un anno.