La Commissione Affari Costituzionali approva due emendamenti identici, a firma dei sen. Paola Taverna (M5S) e Silvia Fregolent (Lega), che posticipano di un anno l'entrata in vigore del punto di forza della legge Lorenzin sui vaccini, ovvero l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie come requisito per l'ammissione alle scuole dell'infanzia. A questo punto, scrive anche la stampa specializzata, se gli emendamenti saranno approvati in via definitiva da entrambe le Aule del Parlamento l'obbligo vaccinale sarà di fatto vanificato in attesa dell'annunciata revisione complessiva della legge Lorenzin istituita tra mille polemiche nel corso dell’estate passata. Gli emendamenti fanno seguito ad una posizione già chiara dell’attuale governo sulla materia: una circolare congiunta, firmata ad inizio luglio dalla Ministra della Salute Giulia Grillo e dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, aveva infatti già stabilito che per l’iscrizione al prossimo anno scolastico sarebbe bastata l'autocertificazione, facendo così decadere la scadenza 10 luglio scorso. Secondo Anief, che aveva impugnato il decreto, su questo aspetto il governo sta procedendo nel giusto modo: il provvedimento di chiusura, che negava l’accesso ai bambini non vaccinati, imposto dall’ultimo esecutivo Pd, non ha mai avuto valenza costituzionale, visto che per tutelare la salute si intendeva negare il diritto allo studio. Senza dimenticare che si è attuato un sistema del tutto inefficace per assicurare le vaccinazioni a tutti i bambini.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Finalmente è stata presa una scelta giusta, perché va a rivedere un provvedimento calato dall’alto senza ascoltare le parti sociali e le associazioni dei genitori. A questo punto, è bene che il ministero della Salute, una volta che gli emendamenti vengano approvati in via definitiva, provveda ad inviare ai dirigenti coinvolti anche il rinvio delle sanzioni che sarebbero scattate nei confronti dei genitori inadempienti, ad iniziare dalle multe fino alla sottrazione della patria potestà.