Con il Decreto Legge n. 36su nuovo reclutamento, formazione e valutazione dei docenti, il Governo e il ministero dell’Istruzione vogliono utilizzare il fenomeno della denatalità per praticare dei tagli per andare a incentivare il 10% degli insegnanti che si formeranno più degli altri: ma sarebbe un grave errore, perché i soldi risparmiati per le minori iscrizioni dovrebbero essere invece messi a disposizione per lo sdoppiamento delle classi e per andare ad aumentare gli organici. A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
A partire dal 18 maggio 2022 tutti gli operatori di segreteria che avessero necessità di accedere alle funzioni NOIPA, tramite identità federata, dovranno utilizzare le loro credenziali SPID di livello 2. Per ANIEF necessarie rassicurazioni sulla gratuità per i lavoratori per potere accedere, a regime, al rilascio di CIE e CNS e sulle risorse extra da destinare alle scuole per completare il passaggio.
È stata oggi pubblicata l’Ordinanza ministeriale sull’aggiornamento delle Graduatorie provinciali delle supplenze e sulle Graduatorie d’istituto valevoli per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24, alle quale sono interessati circa mezzo milione di precari solo per le GPS e un milione di insegnanti precari se si considerano anche le graduatorie interne alle scuole: l’Ordinanza, la n. 112 con data retroattiva al 6 maggio 2022, si compone di 28 pagine e prevede che le domande si potranno presentare dalle ore 9 del 12 maggio alle ore 23,59 del 31 maggio 2022. Il testo conferma l’elusione di quasi tutte le richieste formulate dal sindacato, ma anche dal Cspi e dal Consiglio di Stato: sono presenti, infatti, le pesanti sanzioni (esclusione a vario titolo dalle Gps per uno o entrambi gli anni) nei confronti di coloro che per qualsiasi ragione dovessero rinunciare alla convocazione per la stipula del contratto (a tempo determinato o indeterminato, nel caso del sostegno) o interrompere il servizio dopo avere sottoscritto il contratto a termine.
Si avvierà il prossimo 17 maggio, alle ore 15.00, la trattativa all’Aran per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro di circa un milione e 200mila dipendenti di Scuola e Ricerca, relativo al triennio 2019/2021: la convocazione ai sindacati rappresentativi è arrivata stamani, a ventiquattr’ore di distanza dalla emanazione dell’Atto d’indirizzo da parte del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Il testo da cui partirà il confronto tra amministrazione e sindacati contiene parti comuni per l’intero comparto più sezioni speciali per i singoli settori; sono previste novità su lavoro agile, welfare, formazione e ordinamento professionale del personale Ata con specifico rifermento per i Dsga. Per il rinnovo contrattuale, attraverso le ultime leggi di bilancio sono stati accumulati oltre due miliardi di euro, che porterebbero in media a poco più di 100 euro lordi a dipendente pubblico. Una parte di quei soldi, inoltre, serviranno a garantire gli aumenti ai lavoratori con stipendi ridotti attraverso il cosiddetto elemento perequativo introdotto dal Ccnl relativo al triennio 2016-2018.
“Se la riforma sul reclutamento e formazione dei docenti, contenuta nel Decreto Legge n. 36, dovesse andare avanti non solo lascerebbe immutato il problema del reclutamento dei docenti, ma abbandonerebbe i precari e comprometterebbe il rinnovo del contratto della scuola, per questo siamo pronti a sostenere lo sciopero del 30 maggio proclamato ieri dagli altri sindacati rappresentativi”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ribadendo la richiesta dimodifiche al testo del DL su reclutamento, formazione e valutazione degli insegnanti da oggi all’esame delle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Cultura del Senato.