Presto dovrà essere presa una decisione su come collocare la formazione obbligatoria dei docenti all’interno del nuovo contratto nazionale di lavoro: se con la Buona Scuola di Renzi, nel luglio 2015, è diventata un diritto dovere annuale, da definire da ogni collegio dei docenti, la parte attuativa non è stata mai sottoscritta. Le intenzioni del ministro dell’Istruzione, su come definirla, sono contenute nell’Atto di indirizzo già presentato, nel quale si anticipa che “il contratto definirà un pacchetto di ore specificamente e obbligatoriamente destinate alla formazione, finalizzate in particolare alla formazione dei docenti. (…) Il contratto, valorizzando l’impegno ulteriore previsto per tutto il personale e fermo restando il principio della remunerazione per il lavoro svolto al di fuori dell’orario di servizio, potrà altresì prevedere le modalità attraverso le quali l’impegno in attività di formazione in servizio certificate, valutate e coerenti con l’attività didattica svolta si collegherà a ulteriori sviluppi di valorizzazione professionale”. Questo è ancora un foglio bianco tutto da scrivere, ricorda Orizzonte Scuola.