La Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanze approvata oggi registra una tendenza già purtroppo consolidata: è previsto un calo della spesa destinata all’Istruzione fino al 2040, a dispetto di promesse di investimenti e innovazioni. L’andamento della spesa per l’Istruzione rimarrà poi complessivamente stabile fino al 2070 attestandosi intorno al 3,2% del PIL a fronte di una media europea del 4,6%. Anche i nuovi capitoli di investimento introdotti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non riguardano ancora riforme strutturali per il potenziamento del sistema e il reclutamento dei docenti.
Ancora una volta, sulle supplenze annuali le pressioni dell’Anief hanno avuto effetto: è di queste ore una Nota ministeriale, la n. 29502, con la quale l’amministrazione torna sui suoi passi e permette ai docenti iscritti in Graduatoria Gps e graduatorie di istituto la possibilità di inviare la cosiddetta Messa a disposizione. A patto, però che siano concluse le assegnazioni delle nomine da GaE e GPS nella provincia in cui il docente è già inserito in graduatoria e anche in quella di arrivo della messa a disposizione; oppure che risulti esaurita la graduatoria di istituto della scuola in cui vi è la disponibilità, nonché degli istituti viciniori. La decisione, spiega il Ministero, è maturata per far fronte alla perdurante emergenza sanitaria e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili.
Anief esprime il suo assenso per la decisione presa dell’amministrazione scolastica centrale, seppure tardiva rispetto alla richiesta formulata in tempi non sospetti dallo stesso sindacato autonomo: “Siamo assolutamente d'accordo con la possibilità data adesso ai precari di formulare domanda di Messa a disposizione anche se già inseriti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze e nelle Graduatorie di istituto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. La nostra istanza era stata formulata in corrispondenza della pubblicazione della Circolare sulle supplenze, in piena estate 2021, anche in virtù dell’esperienza di un anno fa, quando tantissimi dirigenti scolastici chiesero a gran voce una soluzione di questo genere. Questa estate, però, il ministero dell’Istruzione ha replicato all’Anief sostenendo che stavolta le cose sarebbero andate diversamente. I fatti dimostrano che ancora una volta il nostro sindacato aveva indicato la strada giusta”.
Riparte la mobilitazione, con centinaia di incontri per migliaia di insegnanti e amministrativi per discutere del rispetto dei diritti sindacali in tempo di COVD-19, del rinnovo del CCNL 2019/2021. Consulta il calendario delle assemblee
È stata presentata oggi ai sindacati la circolare ministeriale sul periodo di formazione e prova dei docenti neoassunti e di quelli che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Confermato il modello di formazione ormai consolidato dal 2015. Ritornano, seppur per un ridotto numero di docenti, le visite nelle scuole innovative, sospese lo scorso anno a causa della pandemia. Marcello Pacifico (ANIEF): la nostra delegazione ha ribadito la necessità di riconoscere il bonus formazione a tutti i precari, ma a maggior ragione ai docenti assunti da GPS che quest'anno dovranno sottoporsi all'anno di prova e richiesti chiarimenti più specifici che tutelino i lavoratori fragili e quanti sono già sottoposti in precedenza al periodo di formazione e prova.
Gli alunni italiani della scuola media imparano meno dei loro coetanei europei: in tre anni di corso peggiorano i risultati ottenuti alla primaria e solo al 10% piace frequentare le lezioni. Inoltre, la maggior parte dei loro docenti sono precari, soprattutto gli insegnanti di sostegno (nel 60% dei casi): i supplenti nell’ultimo decennio sono quasi raddoppiati, passando da 35mila a 60mila. E non vi sono stati miglioramenti. È la fotografia scattata oggi dalla Fondazione Agnelli nel presentare oggi il Rapporto scuola media 2021. Tra le proposte figurano anche la valorizzazione del personale, il miglioramento dello status professionale e l’aumento del tempo scuola: seppure le posizioni di fondo siano lontane, soprattutto sul reclutamento del personale, quello di dare soddisfazione al personale e di allineare gli stipendi agli altri paesi Ocse, sono punti più volte citati anche dal sindacato Anief.
Anche secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il rilancio della scuola italiana, non solo la secondaria di primo grado, passa necessariamente per questi aspetti: più tempo scuola, da affidare a personale non certo sottopagato. Quello che serve, prima ancora, è un cambio di passo, prima di tutto culturale. Fino a quando si considera la spesa per l’istruzione un costo e non investimento, continueremo ad arrancare. Fino a quando si valuterà il docente precario un lavoratore di serie B, non potremo mutare in meglio il reclutamento; fino a quando non si assume nei ruoli come avviene in tutta l’Unione europea, attingendo dalle graduatorie il personale con almeno 24-36 mesi di servizio, i supplenti continueranno a crescere; fino a quando non si specializza su sostegno tutto il personale che lo richiede e in base alle effettive necessità territoriali, oltre che a mantenere la vergogna dei posti in deroga, continueremo ad assegnare due alunni disabili su tre a dei supplenti; fino a quando non si introducono le figure professionali previste per il personale Ata, come i coordinatori delle varie aree, non si può pensare di introdurre alcuna carriera; fino a quando si fanno uscire da scuola anzitempo milioni di bambini, perché così lo Stato risparmia, non si può colmare alcun gap di apprendimento”.