Arrivano conferme sullo stato di pericolosità per la salute di tanti alunni che frequentano le nostre scuole pubbliche. Il XIX Rapporto ”Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” presentato oggi da Cittadinanzattiva è incentrato proprio sull’alto numero di studenti concentrati nella stessa aula: si tratta dii oltre 450mila alunni che studiano in 17mila classi in gruppi superiori a 25 unità, a fronte di 366mila classi. Il problema è concentrato soprattutto nelle scuole superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più popolose come la Lombardia (con 1.889 classi over 25), l’Emilia Romagna (1.131) e la Campania (1.028). Inoltre sono 17.343, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità.
“In queste condizioni – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il ministero dell’Istruzione invece di chiedere al Governo e al Parlamento di cambiare le norme che regolano la formazione delle classi con assembramenti, si è limitato a concentrare l’attenzione sulle troppe classi con meno di 15 alunni. Quelle che, secondo i più autorevoli studi pedagogici e anche in base alle norme vigenti sulla sicurezza per l’incolumità delle persone e per la tutela della salute, sono invece la normalità. Invece di concentrarsi su questo aspetto, riducendo i numeri di alunni per classe e intervenendo per allargare gli spazi, considerano che in media abbiamo aule da 35 metri quadrati, i nostri governanti hanno puntato tutto sul Green Pass, un provvedimento illegittimo che non garantisce nulla sul fronte dei contagi, anche perché in possesso solo di un individuo ogni quattro-cinque che stazionano nelle nostre scuole, studenti compresi. Per salvare la situazione non rimane che prendere il treno del Recovery fund andando ad abbattere i parametri per l’autorizzazione delle classi, ad agire sulle strutture e sugli organici, andando a rinfoltire quelli dei docenti di 200 mila nuove unità e quelli degli Ata dei 50 mila cancellati negli ultimi anni”.