“Le parole del Capo dello Stato – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - raffigurano in pieno la realtà nei nostri istituti di formazione: gli insegnanti e i lavoratori della scuola svolgono un lavoro preziosissimo, con ricadute dirette sulla società e sulle nuove generazioni. Non si nasconde quando dice che le inefficienze e le discriminazioni sono di antica data: siamo d’accordo anche sul fatto che abbiamo tutte le risorse, umane e finanziarie, grazie anche ai fondi del Pnrr, per superarle. E che serve coraggio e senso di responsabilità. A questo punto, il messaggio del Presidente non può rimanere lettera morta: il Parlamento si adoperi legiferando, prima del termine della legislatura, per fornire alle scuole, quello che gli manca: un nuovo reclutamento, in linea con quanto ci chiede l’Unione europea, quindi stabilizzando tutto coloro che hanno dimostrato sul campo di potere svolgere questo mestiere; un numero adeguato, massimo 15, di alunni per classe; un organico, docenti e Ata, all’altezza e deciso in base al grado di difficoltà territoriali; un aumento sostanzioso anche di tempo scuola e sedi scolastiche autonome; l’approvazione di norme che spazzino via le differenze illegittime tra personale di ruolo e precario; stipendi finalmente adeguati ed in linea con quelli Ocse, con accesso anticipato alla pensione”, conclude il sindacalista autonomo.
A partire dalle ore 12 di domani, 21 settembre, l’applicazione “carta del docente” sarà riattivata: tutti i docenti di ruolo e neo-assunti potranno così gestire i fondi annuali del bonus, introdotti con la Legge 107/15. Inoltre, nel portafogli dei docenti saranno attribuiti anche i residui relativi all’anno scolastico 2020/2021. L’annuncio è stato fatto direttamente dal ministero dell’Istruzione, attraverso un messaggio pubblicato nella sezione dedicata alla stessa procedura di aggiornamento.
Anief torna a rammaricarsi per l’esclusione dal bonus annuale dei docenti precari, compresi coloro che sono stati individuati da prima fascia GPS per gli incarichi utili all’immissione in ruolo dalle stesse GPS. Niente carta nemmeno per gli immessi in ruolo da concorso straordinario con retrodatazione giuridica. Anief ricorre anche per loro. A questo proposito, il sindacato invita tutti i docenti precari, assunti da GPS compresi, o immessi in ruolo con retrodatazione al 1/9/2020 (ai fini del recupero della carta spettante per l'a.s. 2020/2021) a ricorrere per ottenere il riconoscimento della Carta docenti, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea, recentemente sollecitata dal Giudice del lavoro di Vercelli su ricorso presentato dal giovane sindacato.
Prosegue la trattativa per definire l’ACQ e il nuovo regolamento elettorale per le elezioni RSU che avranno luogo ad aprile 2022. Novità per quanto riguarda l’elettorato attivo e passivo e per la consegna delle liste nelle scuole
Continuano le vittorie in tribunale per l'Anief a tutela dei diritti del personale immesso in ruolo dall'a.s. 2011/2012, ma con almeno un anno di servizio precedente, anche se svolto a tempo determinato. Ancora possibile aderire al ricorso Anief per ottenere il corretto inquadramento stipendiale anche con l'applicazione del gradone 3-8 anni e il computo integrale e immediato del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera. Marcello Pacifico (Anief): “Il nostro sindacato in prima linea per la tutela dei diritti del personale. All'apertura del tavolo contrattuale chiederemo di eliminare tutte le discriminazioni nel contratto nazionale”
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale – la serie generale n. 224 del 18-09-2021 – la legge di conversione del decreto n. 105 sul Green pass, varato dal Consiglio dei Ministri il 23 luglio e approvato in via definitiva il 15 settembre: diventa la Legge n. 126, con effetto dalla giornata odierna, e determina tra l’altro l’accesso con il Green pass a diversi luoghi ed eventi, oltre che la validità del certificato verde estesa da 9 a 12 mesi. I test salivari vengono equiparati ai tamponi e si estende fino al 30 novembre la misura dei tamponi a prezzi calmierati in farmacia (15 euro anziché 22 per gli adulti, 8 euro per gli under 18). Chi non dovesse rispettare le nuove norme, rischia una multa dai 400 ai 1.000 euro, tenendo conto che la mancata presentazione della certificazione sarà considerata assenza ingiustificata dal lavoro e, dopo il quinto giorno, scatterà la sospensione senza stipendio. Quest’ultima disposizione dovrebbe tuttavia essere superata dal decreto legge n. 122 contenente i nuovi importi delle multe, decisamente maggiorati perché passano da un minimo di 600 euro fino ad un massimo di 1.500 euro”.
Per la scuola, la legge di conversione del decreto n. 105 in vigore da oggi prevede l’individuazione di “scuole sentinella”, dove si svolgerà la somministrazione di test salivari, già risultato efficiente in alcune realtà regionali, al fine di monitorare un campione di circa 110.000 alunni/mese con cadenza quindicinale e rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4.200.000 alunni. Secondo Anief si tratta di un primo importante risultato, perché la somministrazione di test salivari al posto degli invasivi tamponi è stata a lungo caldeggiata dallo stesso giovane sindacato rappresentativo: rimane il rammarico per l’esclusione dal monitoraggio dei dipendenti della scuola.
“Considerando che la quasi totalità sono ormai vaccinati e che ciò non comporta comunque un’adeguata schermatura dal contagio del temibile virus – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - non si comprende per quale motivo docenti, Ata e dirigenti scolastici non sono stati contemplati nella campagna nazionale di sorveglianza dell’andamento del Covid nelle scuole. Dopo il Green Pass obbligatorio, si sta esercitando un’altra disposizione che contiene a nostro avviso delle conseguenze discriminanti nei confronti di tutti gli individui che si trovano per ore e ore nelle nostre scuole. Anche la decisione di elevare le multe, prossima all’approvazione, ci trova nettamente contrari, perché si tratta di cifre sproporzionate: per un docente, un dipendente amministrativo o un collaboratore scolastico ad inizio carriera si tratta addirittura di un importo che può superare lo stipendio mensile e nel caso di reiterazione i 1.000 euro, prossimi ai 1.500 euro, possono anche raddoppiare. Riteniamo che per salvaguardare la salute dell’individuo e pubblica c’erano sicuramente altre strade, a partire dalla sensibilizzazione che evidentemente non è stata adeguata. Pensare che nella scuola il Green Pass possa bastare per vincere il Covid19 è un inganno, che sta si sta già rivelando tale, visto che in centinaia classi sono già in dad”.