Cresce l’età media dei quasi 900mila docenti italiani, tanto da collocarsi molti al di sopra di quella dei paesi Ocse. I dati aggiornati dicono che alla primaria il 58% dei maestri ha almeno 50 anni, contro la media Ocse pari al 33%. Ancora più alto il numero di insegnanti della secondaria over 50enni: sono il 62%, praticamente due su tre. Le percentuali eloquenti sono contenute nel Rapporto Ocse Education at a Glance 2021, pubblicato stamane.
“Con i pensionamenti d’anzianità ormai alle soglie dei 70 anni, ogni anno ci ritroviamo a commentare un’età media dei docenti che sale progressivamente – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - : il problema è chi governa la scuola ed in generale il Paese, non vuole rendersi conto che insegnare è logorante e non si possono tenere in servizio per 40 anni delle persone a svolgere la stessa professione, mentre il burnout avanza andando a determinare disturbi per la salute che poi sfociano in patologie, purtroppo non di rado anche maligne. È da tempo che chiediamo per gli insegnanti con una specifica ‘finestra’ di pensionamento, una sorta di Quota 96 che permetta di lasciare la cattedra SENZA penalizzazioni, come i carabinieri o le forze di polizia dello Stato. Inoltre, è giunta l’ora di prevedere una diaria mensile legata al rischio biologico, da collocare nella parte tabellare dello stipendio così da avere riflessi diretti anche sull’assegno di pensione che con le ultime riforme a perdere per i lavoratori si è sempre più avvicinato a quello sociale e allontanato dagli importi di fine carriera”.