Si avvisa che la sede nazionale dell'Anief, sita a Palermo, sarà chiusa mercoledì 15 settembre 2021 a partire dalle ore 14. Garantiti i servizi prima dell'ora indicata
Si avvisa che la sede nazionale dell'Anief, sita a Palermo, sarà chiusa mercoledì 15 settembre 2021 a partire dalle ore 14. Garantiti i servizi prima dell'ora indicata
“Il Governo negli ultimi mesi è stato sordo rispetto alle richieste di ripartire in sicurezza nelle scuole, di risolvere la problematica del precariato, di valorizzare la professionalità di tutto il personale: per questo motivo, per farci ascoltare, abbiamo deciso di scioperare nel primo giorno delle lezioni, nonostante sia stata una scelta difficile”. È il presidente Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a spiegare le ragioni dello sciopero di oggi in 10 regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e nella Provincia di Trento. Intervistato da Orizzonte Scuola, il sindacalista ha detto che la proteste è stata organizzata per “far capire al governo che in questo momento bisogna fare tantissime cose per garantire la riapertura per tutto l’anno: non è più rinviabile una decisione del governo sullo sdoppiamento delle classi. Abbiamo già assistito alla chiusura di tutte le scuole, alla didattica al 50% in presenza, e la scuola non ha avuto classi diverse, anzi l’organico Covid è pure ridotto rispetto all’anno scorso. Quindi non ci sono le condizioni di sicurezza”.
Le graduatorie hanno validità di sei anni e, in ogni caso, fino all’approvazione delle graduatorie successive. Ai sensi dell’articolo 14 del decreto direttoriale MAECI del 17 maggio 2021, n. 2960, avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso in sede giurisdizionale davanti al giudice ordinario.
Il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblici i dati nazionali sui contratti a tempo indeterminato stipulati: sono 87.209 i posti aggiuntivi in deroga concessi sul sostegno agli alunni portatori di disabilità, ci sono 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis) e 10.729 tra amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sono numeri che registrano il fallimento delle politiche del reclutamento degli ultimi anni. Va in ruolo solo la metà degli insegnanti che il Mef aveva autorizzato e appena 12mila con le Gps, dove rimangono in attesa centinaia di migliaia di precari con 24-36 mesi, molti dei quali in base a direttive e risoluzioni UE, oltre che per la Corte di Giustizia europea, dovevano invece essere immessi in ruolo in modo automatico e dire così basta all’abuso dei contratti a termine. E che dire delle cattedre di sostegno? Quelle in deroga, non utilizzabili per assunzioni a tempo indeterminato e mobilità, sono quasi 90mila. Cosa aspettiamo a specializzare con Tfa non selettivo in entrata tutti i docenti che lo chiedono, senza più limitare i loro ingressi sulla base delle esigenze degli atenei e non a quelle effettive dei territori? Cosa attendiamo a spostare in organico di diritto tutti i posti di sostegno, facendo cadere la Legge 128/2013 che autorizza le deroghe fino al 30 giugno? E che dire dell’esiguo numero di amministrativi, tecnici e ausiliari stabilizzati, dopo avere cancellato 50mila posti negli ultimi 12 anni?”
Per questi motivi e molti altri il sindacato sciopera: Anief chiede ai lavoratori in servizio di dieci regioni di aderire oggi e nei giorni successivi a tutti gli altri.
Le ultime soluzioni hanno portato all'immissione in ruolo di soli 12 mila insegnanti su posti curricolari in più, a fronte di 60 mila cattedre autorizzate non assegnate in ruolo, e di soli 14 mila assunzioni su posti di sostegno a fronte di 80 mila posti assegnati ancora una volta in deroga. Anief rilancia la sua proposta già condivisa con le altre sigle sindacali al tavolo ministeriale: a regime, doppio canale di reclutamento da prima e seconda fascia GPS con corsi di abilitazione e di specializzazione riservati e gratuiti per chi ne è sprovvisto.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: "Per questo abbiamo manifestato a giugno con le altre sigle sindacali e abbiamo avviato i ricorsi ad agosto per ampliare la platea dei precari assunti. Le soluzioni unilaterali del Governo assunte nel decreto legge sostegni bis hanno fallito, ora serve ripristinare il doppio canale di reclutamento per i precari e assumere su tutti i posti disponibili, anche su quei 80 mila posti in deroga di sostegno, il 40% dell'organico complessivo. Anche per questo scioperiamo oggi”.