Dichiarati Inammissibili tutti gli emendamenti, riguardanti gli insegnanti di religione cattolica e il loro concorso, che erano stati presentati da diverse parti politiche al DL Sostegni-bis. Il manifesto unitario rappresenta un primo momento di protesta condiviso da parte dei sindacati, affinché non venga meno l’attenzione
Dopo i mancati trasferimenti della metà dei docenti che avevano presentato la loro candidatura, è ora tempo di assegnazioni provvisorie e utilizzazioni annuali, introdotte pochi giorni fa con apposita Nota ministeriale. Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, ricorda che "purtroppo queste scadenze stanno avvenendo mentre il Parlamento sta analizzando proprio su richiesta dell'Anief alcuni emendamenti al decreto Sostegni-bis", attraverso i quali si chiede ai deputati di "eliminare tutti i vincoli esistenti per le attuali domande". Eppure, una decina di anni fa, nel contratto sulla mobilità del personale scolastico “si era inserita una clausola che permetteva di ricongiungersi con i propri figli fino a 12 anni e adesso non c'è niente", dice ancora il leader dell'Anief. Pacifico non ha dubbi e rimarca che "oggi assistiamo, al tempo del Covid e con maggiore irragionevolezza, a dei blocchi che sono anacronistici, inutili e ledono il diritto alla famiglia, che deve essere contemplato nella nostra costituzione con il diritto al lavoro. Per questo motivo siamo pronti a impugnare tutte le norme in Tribunale” attraverso appositi ricorsi: “metteremo a disposizione di tutti quanti ne avessero bisogno la possibilità di presentare domanda. Perché se il posto c'è, non è giusto che per quell'anno non venga dato in assegnazione provvisoria".
Si conferma più che selettiva la prova unica del concorso straordinario per docenti della scuola secondaria finalizzata ad individuare i 32mila vincitori da immettere in ruolo nel prossimo triennio: in base alla graduatoria aggiornata del portale specializzato Tuttoscuola risulta, infatti, che la percentuale di posti vacanti, che quindi non verranno assegnati, sfiora il 33%. Sulla base di quella percentuale la proiezione finale a concorso straordinario concluso porterebbe il numero complessivo dei posti vacanti al di sopra di 10.500 unità. Se confermati, quei posti potrebbero andare a incrementare la disponibilità immediata per le nomine con contratto a tempo determinato dal 1° settembre 2021 dei docenti di prima fascia delle GPS, come previsto dall’art. 59 del decreto legge 73 del 25 maggio 2021 (Sostegni-bis)”, sottolinea la testata specializzata.
Anief ritiene quanto sta accadendo privo di logica: sarebbe bastato, per evitare l’ennesima beffa a danno degli studenti, procedere alla formazione e quindi allo scorrimento delle graduatorie per le immissioni in ruolo di coloro che sono risultati idonei. Invece, si è preferito attuare per l’ennesima volta un metodo rigido, con conseguenze negative per i diretti interessati, per le scuole, per gli alunni e tutto il sistema scolastico. Perché i 10 mila posti che non andranno alle immissioni in ruolo, si sommeranno ai tanti che andranno persi, come già accaduto negli ultimi anni, perché anche le altre graduatorie, di merito dei vecchi concorsi e le Gae, risultano sguarnite se non prive di candidati. E non sarà certo una ‘manciata’ di assunzioni da prima fascia Gps, pure col vincolo dei tre anni di servizio minimo svolto, indicato nel decreto Sostegni-bis, a cambiare la situazione da incubo dei posti vacanti nelle nostre scuole: mai si era arrivati con un così alto numero di cattedre destinate al personale precario.
“C’è un’ultima possibilità per evitare che a settembre la scuola viva un vero patatrac organizzativo e didattico – avverte Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ed è quello di dare seguito al Patto per la scuola sottoscritto a Palazzo Chigi, accogliendo quindi i nostri emendamenti al decreto 73/2021, andando a modificare l’articolo 59, in modo da reintrodurre un doppio canale di reclutamento. Pensare di far svolgere un concorso riservato trattando i candidati, invece, come se non avessero mai messo piede a scuola, alzando l’asticella del punteggio minimo e proponendo prove complesse a cui rispondere in poco tempo, è un’operazione sbagliato che sta ora portando cattivi frutti. Ai candidati estromessi dal concorso straordinario consigliamo, nel frattempo, di presentare ricorso con Anief, così da poter accedere alla graduatoria a prescindere dall’esito della selezione e ottenere lo scorrimento delle graduatorie per immissione in ruolo degli idonei al concorso straordinario 2020. Lo dice la Costituzione, come pure la Commissione UE nel caso della la procedura d’infrazione 4231/2014 e il Comitato europeo dei diritti sociali che ha accolto il nostro ricorso Anief n. 146/2017”.
Il sindacato impugna il DM n. 826/21 di rettifica del bando del concorso ordinario docenti 2020 per le discipline STEM (classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041), nella parte in cui non riapre i termini per la partecipazione a tutti i candidati con i titoli d'accesso validi, viste le modifiche intercorse del numero dei posti e dello svolgimento delle prove. Per aderire all'iniziativa legale, entro il 30 giugno, bisogna inviare lavoro domanda cartacea all’Ufficio Scolastico della Regione di proprio interesse. Adesioni al ricorso aperte fino al 30 giugno.
Marcello Pacifico (ANIEF): “Le numerose modifiche al bando, a partire dall’aumento dei posti disponibili e dalla modifica dello svolgimento delle prove, rendono necessaria la riapertura dei termini a beneficio di chi non ha potuto presentare domanda nel 2020 e vuole farlo adesso. D'altronde lo stesso bando prevede la possibilità di poter partecipare alle prove scritte anche in date non simultanee, ragion per cui in caso di accoglimento del ricorso, il Ministero sarebbe costretto a prevedere ulteriori sessioni dopo quelle previste per la prima settimana di luglio al fine di assegnare 6129 posti, il doppio di quelli originariamente banditi".
È quanto avevano chiesto i legali di Anief nel contenzioso che ha portato alla sentenza in consiglio di Stato sulle illegittimità del numero programmato dei bandi di concorso precedenti per l’accesso ai corsi, in considerazione di bisogni rilevati. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “è un primo passo: ora bisogna garantire l’assunzione in ruolo entro il primo settembre di tutti i docenti specializzati o anche senza specializzazione dalle graduatorie per le supplenze come da richiesto dal nostro sindacato”.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, oggi in question time ha risposto all’on Luca Pastorino di LeU affermando che “per coprire posti vacanti per il sostegno col ministero dell’Università abbiamo avanzato al Mef richiesta di attivazione di percorsi per 90 mila posti per il 2021- 2024 con un forte incremento dell’offerta formativa. È stato inoltre chiesta l’attivazione di oltre 15 mila posti per il VI Ciclo per complessivi 25 mila posti disposti”.