Il sindacato ricorre, al Tar del Lazio, per ottenere il superamento del limite dei vincitori rispetto al 32mila posti messi a bando, dando la possibilità a tutti gli idonei di essere individuati quali vincitori del concorso per scorrimento delle graduatorie. L’adesione al ricorso è riservata ai candidati che hanno superato la prova concorsuale del concorso straordinario 2020. C’è ancora tempo, per aderire cliccare qui
Buone notizie sul fronte della prevenzione del Covid19: il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo si appresta a pubblicare una circolare che permetterà, da mercoledì 3 giugno, di somministrare i vaccini anti-Covid a tutta la popolazione, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età. La novità assoluta, dopo il via libera degli enti che sovraintendono le somministrazioni delle dosi, è che si potranno vaccinare anche i giovani a partire dai 12 anni. Anief accoglie con entusiasmo questa notizia: “il sindacato – dichiara il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico - sono mesi che chiede di dare la possibilità di vaccinarsi almeno agli studenti delle scuole superiori, sempre su base volontaria, poiché è l’unico antidoto non per evitare il contagio ma le conseguenze peggiori, come il ricovero e la terapia intensiva. Lo abbiamo detto più volte, anche all’indomani dello stop delle somministrazioni dell’AstraZeneca al personale della scuola, che ha lasciato scoperti ben 335.819 docenti e dipendenti. Allo stesso tempo, rimane sempre importante avviare quel monitoraggio permanente all’interno delle scuole, attraverso un filo diretto Asl-scuole, attraverso il quale verificare in modo continuo lo stato del Covid tra la popolazione scolastica: anche se i casi di contagio sono in costante riduzione, riteniamo che alla ripresa della scuola a settembre, così come è stato fatto in questi giorni in alcune Regioni in vista della maturità 2021, debba essere fornita la possibilità, gratuitamente, di fare dei tamponi. È una procedura che sarebbe il caso di inserire nei nuovi protocolli sulla sicurezza che speriamo di definire il prima possibile con il ministero dell’Istruzione, anche avvalendosi dei fondi del Pnnr”.
“Nel decreto Sostegni-bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale purtroppo non ci sono quelle soluzioni che erano state pensate nel ‘Patto per la Scuola’, attraverso il quale era stata espressa la volontà di aprire un tavolo sul reclutamento per riscrivere insieme le norme e risolvere il problema della supplentite della scuola italiana": Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, è rammaricato. Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista autonomo ricorda che "questo tavolo ancora non è partito e ci sono invece delle norme già scritte in un provvedimento legislativo che sono sbagliate perché affrontano il problema in maniera errata".Per questi motivi, il prossimo 9 giugno i sindacati scenderanno in piazza a Roma e con iniziative su tutto il territorio nazionale.
Sono state pubblicate le prime liste dei candidati contenenti gli esiti del concorso straordinario della secondaria per 32 mila posti da assegnare in tre anni, previsto dal D.D. n. 510 del 23 aprile 2020 e DD n. 783 dell’8 luglio 2020: i risultati emessi dagli Usr sono purtroppo deludenti, perché riportano non solo il punteggio della prova scritta, quello dei titoli, nonché l’indicazione delle eventuali precedenze e riserve di posti, ma in alcuni casi, scrive Tuttoscuola, anche “l’elenco dei candidati che, pur avendo superato la prova scritta, non sono entrati nella graduatoria di merito dei vincitori. Per loro il bando prevede la possibilità che il Ministero organizzi una particolare procedura per acquisire l’abilitazione all’insegnamento, con procedura ancora da definire”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non comprendiamo questa selezione, venutasi a determinare per il poco tempo messo a disposizione dei candidati e l’avere introdotto una soglia minima di idoneità, almeno 56/80, più alta della sufficienza prevista per legge. Continuiamo a non comprendere per quale motivo non è stata prevista una graduatoria di merito finale. Anief, comunque, ha già ampiamente dimostrato che in questi casi i docenti hanno il diritto di inserirsi in una graduatoria di merito finale: abbiamo intenzione di farlo anche stavolta, chiedendo al giudice la loro inclusione in graduatoria a prescindere dall'esito della selezione”.
Per cambiare le parti sulla scuola incluse nel decreto legge Sostegni-bis, n. 73 (AC3132), in coerenza con gli obiettivi, le priorità e gli impegni assunti nel “Patto per la Scuola al centro del Paese”: lo chiedono in modo unitario i sindacati rappresentativi della scuola che hanno programmato per una giornata di mobilitazione. “La verità – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che se ci si impegna al confronto per trovare giuste soluzioni, non si approva una norma, peraltro, insoddisfacente e ulteriormente lesiva di diritti riconosciuti in tutta Europa al personale della scuola italiana”.
La decisione, comunicata anche ai presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, giunge dopo avere preso visione del testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e all’esame della V Commissione di Bilancio della Camera dei Deputati nei prossimi giorni: gli articoli 58-64 del decreto legge investono questioni di notevole incidenza sull’organizzazione del sistema di istruzione e formazione e sulle condizioni di lavoro, intervengono in modo poco accorto e confusionario, senza alcun preventivo confronto con le parti sociali, in materia di reclutamento del personale docente, amministrativo, educativo, di semplificazione dei concorsi, di mobilità”. Anief insieme alle altre sigle sindacali chiede urgenti modifiche per stabilizzare sia i precari abilitati o specializzati sia con 3 anni di servizio, i facenti funzione DSGA, per superare gli attuali blocchi sulla mobilità del personale, per rivedere i criteri sulla formazione degli organici del personale docente, educativo e Ata a partire dalla conferma dell’organico Covid-19 e ridurre il numero massimo di alunni per classe, fino a cancellare il divieto di partecipazione a un nuovo concorso in caso di mancato superamento del precedente.