Dal 23 aprile è possibile presentare la domanda per l’inserimento nelle graduatorie 24 mesi Ata. Le graduatorie saranno utilizzate per le supplenze e le immissioni in ruolo: le domande potranno essere presentate tramite Istanze online.
Anief ha decido si tutelare quanti non si vedono garantire i propri diritti e ha attivato il ricorso per la valutazione del punteggio per intero del servizio in scuola paritaria.
Sono partite le assemblee sindacali territoriali organizzate dal sindacato. Esse si svolgono su tutto il territorio nazionale, sempre da remoto, per informare e consultare sulle proposte di rinnovo del CCNL 2019\2021 che il sindacato sarà chiamato a sottoscrivere.
Marcello Pacifico (Anief): “Le priorità per il rinnovo del contratto devono riguardare la parità di trattamento giuridico ed economico tra personale precario e di ruolo, gli aumenti stipendiali che recuperino almeno il costo dell'inflazione, il riconoscimento del rischio biologico e del burnout al tempo del Covid-19 anche ai fini pensionistici, l'abolizione dei vincoli su mobilità e assegnazioni provvisorie, le nuove norme sulla disconnessione, il lavoro agile, la formazione, la carriera, le prerogative sindacali e la sicurezza”.
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato un’ordinanza che sospende le prove Invalsi per le classi seconde di scuola secondaria di secondo grado: la decisione è giunta da poche ore, dopo che anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione aveva dato il suo assenso, facendo anche intendere che si sarebbero potute sospendere per tutte le classi coinvolte. “Limitatamente all’anno scolastico 2020/2021, in considerazione della perdurante, grave emergenza epidemiologica che interessa l’intero Paese, si sospende lo svolgimento delle prove standardizzate per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado (grado 10)”, si legge nell’ordinanza n. 132 firmata dal ministro Patrizio Bianchi.
Anief conferma, alla luce delle permanenti difficoltà e dei rischi contagio da Covid-19, che nell’anno corrente sarebbe stato opportuno sospendere tutte le prove Invalsi. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non bisognava appesantire i carichi di lavoro degli studenti e del personale scolastico. Proprio perché si tratta di prove non obbligatorie, si potevano ovviare per un anno, sgravando in questo modo gli istituti scolastici da un onore. Il disagio è evidente e confermato sia dal fatto che le date di svolgimento dei test sono state cambiate in continuazione, sia alla pretesa di chiedere agli alunni collocati in didattica a distanza di recarsi a scuola per sottoporsi alle prove Invalsi. Non può essere un caso che al nostro sindacato risulti, come conseguenza di questa palese forzatura, che le percentuali di assenza degli ai test organizzati quest’anno delle scuole sono ben più alte del passato. E nel conto va messo anche il fatto che in queste condizioni gli esiti delle prove non potranno risultare indicativi”.
È oggi l’ultimo giorno per presentare alla I Commissione Affari Costituzionali del Senato le richieste di modifica del decreto legge sul contenimento Covid19, l’AS 2167. Il sindacato Anief ha fatto pervenire 20 proposte di modifica, tutte tese amigliorare la risposta della scuola all'emergenza epidemiologica: si va dalla semplificazione dei concorsi per assumere nuovo personale in questo momento di pandemia e sbloccare le assunzioni nella PA alla semplificazione delle procedure concorsuali, riaprendole e agendo sulle verifiche scritte. Si chiede anche la stabilizzazione degli idonei alla professione e all’assunzione dei precari della scuola da GPS in caso di GaE esaurite. Provvedimenti urgenti vengono sollecitati anche per altre figure professionali, come il personale Ata, i Dsga, gli educatori e i dirigenti scolastici.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “all’emergenza Covid occorre rispondere con disposizioni adeguate, a partire dalla copertura delle cattedre e di tutti i posti, che nella scuola sono centinaia di migliaia, con il personale già idoneo a questi ruoli: ne abbiamo migliaia, anche tra i docenti di religione che attendono il concorso ormai da oltre 17 anni. Pensare di prorogare i contratti sine die non fa altro che pregiudicare il servizio pubblico e incentivare la strada giudiziaria per ottenere il loro risarcimento. Bisogna fare in fretta, anche per assumere dalle GPS e per riaprire le graduatorie ad esaurimento, in molti casi ormai vuote. Se vogliamo correre ai ripari, in vista del primo settembre, programmando un regolare avvio dell'anno scolastico, non abbiamo scelta”.