Il termine di presentazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata è stato prorogato al 26 aprile 2021. Il sindacato proroga anche la data di adesione ai ricorsi. Per visionarli cliccare qui
Il termine di presentazione delle domande per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata è stato prorogato al 26 aprile 2021. Il sindacato proroga anche la data di adesione ai ricorsi. Per visionarli cliccare qui
Da oggi e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori, con la presenza garantita in zona rossa dal 50% al 75%, mentre in zona gialla e arancione va dal 70% alla totalità: considerando gli altri cicli scolastici, si era calcolato che fossero almeno 7,6 milioni gli alunni a prendere posto nella giornata odierna sui banchi, pari all'89,5% del totale sulla base alla capienza delle scuole e del "colore" delle Regioni, con un significativo incremento rispetto ai 6 milioni e 850mila alunni (l’80,5%) andati a scuola la scorsa settimana. Il problema è che non tutte le scuole superiori sono pronte per garantire la presenza in classe di almeno 7 studenti su 10. In molti istituti, come a Roma, Napoli e Milano, ci si fermerà ancora al 50%: gli spazi ridotti delle aule non si conciliano con la presenza di 20-25 ragazzi in aule di 40-50 metri quadrati, rispettando le norme del Cts sul distanziamento e anche il protocollo sulla sicurezza che tra l’altro andrebbe anche aggiornato.
Secondo i calcoli dell’Anief, rispetto ai numeri attesi oggi almeno 150-200mila studenti delle superiori hanno continuato a svolgere la didattica a distanza, proprio perché le scuole non sono ancora pronte ad accoglierli. Una parte degli istituti cercherà di organizzarsi nel corso della settimana, quindi in ritardo sulla tabella di marcia prevista dal Governo Draghi. Molte scuole, però, manterranno la dad al 50%, continuando quindi con l’alternanza che va avanti da fine ottobre. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “il Governo ha dato una risposta politica a un problema che andava affrontato prima sul piano pratico. Permangono troppi problemi e rischi. Che fine hanno fatto, ad esempio, i tracciamenti da realizzare in collaborazione con le Asl e i tamponi rapidi promessi da mesi? E come si fa a tornare al 70% con i trasporti che viaggiano per metà capienza? Perché non si agisce per aumentare la capienza delle aule scolastiche e degli organici del personale? Anche il sindacato sarebbe contento di abbandonare la dad, ma bisogna fare un bagno di realtà anziché scaricare tutto sulle scuole”.
Venerdì scorso Anief ha partecipato al tavolo di confronto in video conferenza con il ministero dell’istruzione, alla presenza del direttore generale per il personale della scuola dott. Filippo Serra in merito all’organico personale Ata per l’a.s. 2021/22. Presenti il coordinatore nazionale del personale Ata Anief Cristina Dal Pino e Teresa Vitiello, vicepresidente Anief Friuli-Venezia Giulia
Nel settore della scuola, il più grande della pubblica amministrazione, la semplificazione dei concorsi passa per la riapertura dei termini di presentazione delle domande delle procedure ordinarie, per l’assunzione di tutti i candidati idonei, anche delle selezioni straordinarie, oltre che per l’immissione in ruolo da Gps, cioè dalle Graduatorie provinciali per le supplenze, in tutti quei casi le graduatorie già proviste risultassero esaurite: a sostenerlo è l’Anief, attraverso il suo presidente nazionale Marcello Pacifico. In una intervista ad Italia Stampa, il sindacalista commenta i nuovi concorsi nella PA presentati nei giorni scorsi dalla Funzione Pubblica, sostenendo che “nel nuovo nel decreto 44 contenimento Covid si parla tanto di semplificazione dei concorsi della pubblica amministrazione ma poi bisogna vedere come si tradurrà questa riforma: “come Anief riteniamo che è una cosa buona, ma ora bisogna vedere quello che rappresenta a livello pratico”, ha spiegato Pacifico.
“Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non si parla di spazi, plessi, organici, tempo scuola. Il problema rimane il rapporto insegnanti-organici. E anche l’estensione dell’obbligo scolastico fino a 18-19 anni. Questi erano i problemi da aggredire. Le soluzioni proposte ci lasciano purtroppo delusi. Se questa è la proposta del Governo, a nome di Anief devo dire che è una sfida persa in partenza”. È questo il commento, a caldo, del presidente nazionale del giovane sindacato autonomo alle ultime notizie sul Pnrr appena approvato dal Consiglio dei ministri. In attesa di un giudizio definitivo, che avverrà dopo la pubblicazione del testo appena approvato e in settimana all’esame delle Camera, il leader dell’Anief esprime tutti i suoi dubbi sulla parte relativa a Istruzione e Ricerca.