Il giovane sindacato è pronto alla verifica del rispetto dell’applicazione delle norme e delle disposizioni per la tutela della salute dei lavoratori: “L’obiettivo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è fare il massimo sforzo per evitare di trasformare le scuole in focolai per la diffusione del virus. Non si comprende come mai, senza avere assicurato alle scuole i dispositivi di maggiore sicurezza, come le mascherine FFP2, e il distanziamento tra alunni, attraverso la messa a disposizione di aule più grandi e la riduzione di alunni per classe, si possa ora tranquillamente ritornare in presenza a scuola pur con oltre 250 casi di contagi ogni 100 mila abitanti. La salute non si tutela a seconda dei mesi, le disposizioni vanno applicate sempre”.
Nessuna sorpresa. Nel nuovo decreto Covid, che verrà approvato a breve dal Consiglio dei ministri, e che sarà in vigore dal prossimo 7 aprile, il Governo prevede la riapertura delle scuole in zona rossa, dall'infanzia alla prima media. "Si ricomincia dalla scuola, che è la prima a riaprire – ha detto il ministro dell'Istruzione Bianchi – Questo è il segnale che abbiamo voluto dare in maniera chiara e limpida. Anche nelle zone rosse si torna in presenza". Qualche giorno dopo Pasqua i ragazzi torneranno così fra i banchi: “una decisione in controtendenza rispetto a quanto si appresta a fare la Francia, dove il governo vuole chiudere le scuole per un nuovo aumento dei contagi”, scrive Fanpage.