Oggi, 9 gennaio 2021, il presidente del sindacato rappresentativo Anief, Marcello Pacifico, interverrà in diretta al Tgcom24, canale 51, dalle ore 15.40 alle 16. Verrà affrontato il tema del rientro a scuola, delle differenze che intercorrono tra le regioni in questo particolare momento, delle criticità presenti. Pacifico ha affermato che sono “necessari screening di massa della popolazione studentesca e del personale e bisogna dare priorità alle vaccinazioni. Per primi come Anief abbiamo chiesto di procedere dopo le feste, prima della riapertura del 1° febbraio 2021, con screening obbligatori per personale e studenti, poiché era prevedibile l’aumento della curva dei contagi causato dal mancato rispetto del distanziamento sociale nelle case degli italiani durante le vacanze".
Tutte le altre, a dispetto dell’effettivo colore relativo allo stato di emergenza, aprono nelle tre settimane successive, come aveva richiesto Anief, ma in un’unica data nel territorio nazionale e per ogni ordine e grado. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, tuttavia, senza screening di massa della popolazione studentesca e del personale e priorità nelle vaccinazioni, il rinvio sarà inconcludente per garantire la sicurezza
Riaprire le scuole di ogni ordine e grado e riattivare completamente i contatti sociali senza misure restrittive potrebbe determinare “un’onda epidemica non contenibile”: no tassativo, quindi, a qualsiasi tentativo di anticipo prematuro delle riaperture. Ciò perché quando l’incidenza delle infezioni da Sars-CoV-2 è ancora alta, allentare le restrizioni può portare a un rapido nuovo picco dei casi, e quindi dei ricoveri, anche se l’indice Rt, che misura la contagiosità del virus, è inferiore a 1. Lo dimostra uno studio dei ricercatori di Fondazione Bruno Kessier, Istituto Superiore di Sanità e Inail, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States.
Marcello Pacifico (Anief): “Questo studio conferma quanto sia importante adottare cautela in questa delicata fase della pandemia. Affrettare il rientro a scuola degli studenti delle superiori, che continuerebbero a frequentare mezzi pubblici ancora non adeguati in diverse località, può comportare una terza ondata di contagi. Continuiamo a chiedere, quindi, quel periodo ‘cuscinetto’ di una decina di giorni, fino al18 dicembre, durante il quale poter sottoporre il tampone rinofaringeo a tutta la popolazione studentesca. E nel frattempo vaccinare il personale. Senza uno screening preventivo, ora anche la ricerca ci dice che si incorrerebbe in rischi elevati”.
È stato pubblicato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Next Generation Italia” con le Linee di indirizzo per la bozza da sottoporre al CdM. Anief ha analizzato il documento, cogliendo i punti più importanti riguardanti l’istruzione. Marcello Pacifico (Anief): “L’attenzione posta a uno dei temi più importanti della società, cioè l’istruzione, non può che renderci pienamente soddisfatti. Da anni ribadiamo come sia necessario incrementare le risorse nelle zone che più necessitano di ausilio. È importante investire sul Mezzogiorno, nelle realtà in cui l’abbandono scolastico è una piaga. La scuola deve essere un luogo di ‘salvezza’ anche, riscattare i territori disagiati, ancora certezza e ristoro per i ragazzi che sono a rischio di abbandono scolastico. Questa è una scommessa e credere nel fatto che la scuola sia speranza viva è il modo migliore per vincerla”
Cresce il budget che la Commissione europea metterà a disposizione dell’Italia per la ripresa post-Covid-19. E cresce pure la quota parte che verrà dedicata al rilancio della Scuola. Salgono infatti complessivamente a 222,03 miliardi le risorse previste negli investimenti del cosiddetto Piano Recovery. Di questi 209,84 riguardano il Next Generation Eu: 66,6 miliardi sono già impegnati in progetti in essere, 143,24 su nuovi progetti. I dati emergono dalla tabella allegata al documento che il governo ha predisposto e girato ai partiti di maggioranza nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nello specifico, per quanto riguarda l’Istruzione sono 27,91 i miliardi messi a disposizione: di questi, 22,29 miliardi saranno destinati a nuovi progetti.
Il sindacato Anief prende atto dell’incremento, ma avverte: diventa ora fondamentale non disperdere i fondi provenienti dall’Europa. Quando in primavera verranno stanziati, dovranno servire a valorizzare anche il personale, adeguando certamente gli stipendi, oggi tra i più bassi dell’area Ocde, introducendo quell’indennità di rischio biologico che il Covid ha fatto esplodere ma che in realtà per chi insegna esiste da sempre ed è dimostrata dalla troppo elevata percentuale di burnout presente nella categoria. Stabilizzazione dei precari, incremento degli organici, delle sedi scolastiche, quindi delle dirigenze e dei Dsga sono gli altri punti su cui bisognerà intervenire, spazzando via una volta per tutte gli effetti nocivi del dimensionamento partito nel 2008 e mai contrastato a dovere. A questi fondi, inoltre, sarebbe bene aggiungerne altri, anche di matrice privata, così da rendere la scuola autonoma a tutti gli effetti, smarcandola da debiti pubblici e crisi di Governo.
Secondo Marcello Pacifico, “chi di dovere è bene che si prenda sin da subito l’impregno di investire al meglio questi fondi: andare a rivedere i parametri per l’assegnazione degli organici è una delle missioni che si dovranno definire. Il numero di alunni per classe deve ridursi in modo radicale, per contrastare il Covid-19 ma non solo, anche quindi in pianta stabile. La Legge 133 del 2008 ci ha portato via 4mila scuole autonome e oltre di 15mila i plessi. Grazie anche al nostro apporto, abbiamo recuperati 3.000 plessi. È l’ora di continuare a seguire questa strada”.