Non ci sono novità sul ritorno in classe e l’adozione delle linee guida da adottare: l’annunciata pubblicazione delle conclusioni, frutto anche del lavoro svolto per settimane dalle task force e delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, quindi di base sanitaria, saranno pubblicate non prima della prossima settimana. “Per la riapertura delle scuole a settembre il Ministero dell’Istruzione ha continuato a raccogliere, anche in questi giorni, le proposte di tutte le parti coinvolte e ha chiesto alle Regioni e agli Enti Locali un incontro da tenersi la prossima settimana per chiudere le Linee guida”, si legge in una Nota ministeriale.
Secondo l’Anief, tra i motivi ostativi alla sicurezza per i nostri alunni vi è il mantenimento delle classi pollaio e di aule ridotte a pochi metri quadrati. “Queste due condizioni – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato – rappresentano un ostacolo insormontabile per l’attuazione di una didattica in presenza che tenga conto dei limiti imposti dal Comitato tecnico scientifico e dalle stesse Regioni, che hanno scritto preventivamente al ministero dell’Istruzione. Pensare di riaprire mantenendo troppi alunni in aule risicate è incompatibile prima di tutto con le regole sul distanziamento, ma anche con quelle dell’ordinaria sicurezza, per la prevenzione degli infortuni e in caso di sisma, oltre che per garantire diritto allo studio perché l’apprendimento in condizioni di ‘affollamento’ non può essere mai ottimale. Ecco perché serve abbattere i limiti, trovare spazi aggiuntivi e incrementare gli organici del personale di 200 mila docenti e Ata nuovi”.