Il sindacato attiva il ricorso, al competente Giudice del Lavoro, per il riconoscimento integrale, ai fini della ricostruzione di carriera, del servizio prestato nel ruolo della scuola infanzia all’atto del passaggio di ruolo nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’anno prossimo non assisteremo ad alcun taglio dell’organico degli insegnanti: lo precisa il ministero dell’Istruzione, sostenendo che quest’anno non vi è stata alcuna diminuzione delle cattedre. “Nonostante il trend ancora in calo della popolazione scolastica, tenuto conto della fase emergenziale attraversata dal Paese, infatti, l’organico non è stato toccato, né diminuito”, sottolineano da Viale Trastevere. Replica del presidente Anief, Marcello Pacifico: “Se asettembre si vuole introdurre il distanziamento, per via del perdurante pericolo Covid, sarà giocoforzacomporre classi con al massimo 15 iscritti e assumere non meno di 160 mila docenti e 40 mila Ata in più. Non averli considerati, prevedendo anche la loro assunzione in ruolo da graduatorie d’istituto, è un errore strategico che l’amministrazione scolastica rischia di pagare a caro prezzo. Proprio nell’anno del record di supplenze annuali”.
Il Consiglio di Stato, con l'Ordinanza n. 3362/2020 ottenuta dai legali Anief Walter Miceli e Nicola Zampieri, aggiunge un ulteriore tassello al complicato puzzle che il giovane sindacato sta cercando da anni di ricomporre: quello volto a dimostrare che l'Organico di Diritto di Sostegno annualmente stabilito dal Ministero dell'Istruzione è illegittimo e totalmente insufficiente perché non rispetta e non tutela effettivamente le necessità degli alunni disabili. Marcello Pacifico (Anief): “La nostra è una battaglia di civiltà: il Ministero quando elabora l'Organico di Diritto di sostegno non può basarsi su semplici previsioni, ma deve produrre numeri reali rispetto alle effettive necessità degli alunni disabili”.
È stato approvato a Montecitorio un ordine del giorno sugli insegnanti ex corsisti FIT assunti dalle graduatorie di merito del 2018 nella scuola secondaria immessi in ruolo nel corrente anno scolastico con il vincolo dell’obbligo a non trasferirsi di sede per ben 5 anni. La richiesta contenuta nell’ordine del giorno è quella di sanare la disparità di trattamento tra tali docenti assunti dalle recenti graduatorie regionali di merito ad esaurimento (cui il Governo M5S-Lega ha imposto il blocco quinquennale) e i docenti assunti con le ordinarie graduatorie di merito o ad esaurimento (per i quali permane il blocco triennale), riportando il blocco al triennio come previsto nel Testo Unico della Scuola del 1994.
Marcello Pacifico (Anief): “Apprezziamo l’iniziativa del M5S, perché va a sanare una situazione di discriminazione palese, oltre che di mancata aderenza costituzionale. Riteniamo anche che sia ora di farla finita con certe decisioni contraddittorie e schizofreniche del legislatore, il quale a seconda della maggioranza di turno sembra volersi piegare a posizione ideologico-partitiche andando però a giocare sul destino professionale e familiare di una fetta di docenti. Noi, come sindacato autonomo e rappresentativo, lo abbiamo sempre detto: certe novità illegittime che ricadono sulla testa dei lavoratori non possono essere e non saranno mai accettate. Per questo confermiamo di volerci battere in tutte le sedi per eliminare il vincolo alla mobilità, a costo di rivolgerci alla Corte Costituzionale”.
Il sindacato chiede con urgenza al ministero dell’istruzione l’emanazione di un decreto che preveda l’assunzione in ruolo dei docenti di religione cattolica per scorrimento, inseriti nelle precedenti graduatorie concorsuali, effettuando così le immissioni in ruolo entro il primo settembre prossimo e sanando una situazione che da troppo tempo va avanti e che è diventata oramai insostenibile
Marcello Pacifico (Anief): “Lavoriamo al fine di tutelare finalmente i diritti dei docenti di Religione Cattolica che, come i tanti lavoratori precari, docenti e ATA, da anni sono impegnati con professionalità a dare piena attuazione al diritto all'istruzione dei nostri figli”