Dopo la pronta denuncia del giovane sindacato, sulla decisione del Ministero dell’Istruzione di far coincidere i due giorni in cui si effettueranno i test preselettivi del Tfa sostegno (19 e 20 aprile prossimi) con quelli delle prove suppletive del concorso docenti 2016, a distanza di poche ore il Miur invia una nota ai Rettori delle Università e al Cineca, con la quale si invitano ‘gli Atenei a sospendere l’emanazione dei relativi bandi’. È probabile che lo slittamento sia solo di pochi giorni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è andata come avevamo chiesto. A Viale Trastevere hanno preso atto della coincidenza, anche se non si comprende come non se ne siano accorti prima, e sono prontamente intervenuti. Dimostrando che, quando si vuole, è possibile raggiungere risultati che ottemperano alla legalità e al buon senso, senza puntare i piedi e costringere il sindacato a rivolgersi al tribunale. Delegando così al giudice la tutela dei diritti dei lavoratori.
Oggi, in decine di città, si è detto no agli otto decreti legislativi della riforma Renzi-Giannini che proprio in queste ore stanno tornando, dopo l’esame delle commissioni parlamentari e diverse proposte di modifica, nelle mani del Governo. I manifestanti hanno chiesto anche quell’adeguamento salariale che non arriva dal 2009, maggiori investimenti per la scuola pubblica e l’assunzione con modalità certe, come ribadito nelle ultime ore dall’Anief, per tutti quei precari che da anni operano negli istituti scolastici e per i quali solo in questi giorni i parlamentari hanno iniziato a raccogliere le istanze. Diversi gli slogan rivolti tutti contro l’Esecutivo in carica: ‘Se sei precario o sei di ruolo, questa scuola ti lascia solo’; ‘Docenti terza fascia abilitati subito’; ‘Vergogna, solo una cosa da fare: Legge 107 da cancellare’.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta il mondo dell’istruzione pubblica si è dichiarato contro quella che è stata definita la Buona Scuola, ma che alla resa dei conti non si è mostrata né giusta, né equa, né solidale. Le contestazioni odierne sono state rivolte in primis ai componenti del Governo che continuano a difendere la riforma, come se, per l’ennesima volta negli ultimi due anni, un alto numero di lavoratori non avesse protestato a gran voce contro la riforma più osteggiata della storia della Scuola pubblica italiana. A questo punto, anche il nuovo Governo deve prendere atto che non ci può essere continuità con quanto deciso dalla Legge 107 con i decreti delegati.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso delle prove scritte aggiuntive del 'concorsone', come atto consequenziale ai provvedimenti giurisdizionali che hanno disposto l’ammissione dei ricorrenti a partecipare alla selezione: i candidati si presenteranno alle prove tra il 3 e il 20 aprile 2017. Per il resto, la situazione rimane caotica, con il 30% delle commissioni ancora al lavoro e tanti posti che rimarranno vuoti. Proprio oggi si è aggiunta un’altra beffa, vissuta da tre docenti vincitori di concorso in Sicilia, prima immessi in ruolo e poi messi alla porta perché le cattedre dove erano stati collocati non c’erano più. A tal proposito, Anief patrocinerà gratuitamente il ricorso al giudice del lavoro, per tutelare i diritti di questi tre insegnanti e di tutti coloro che il Miur dovesse decidere di licenziare in corso d’opera. Dalle commissioni parlamentari, intanto, giungono i primi pareri favorevoli per stabilizzare gli abilitati della seconda fascia d’istituto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non si può dire a chi ha superato le prove concorsuali che i posti non ci sono più. Il problema è di chi non li ha accantonati, quindi dell’amministrazione, non di chi ha dimostrato di avere titoli e competenze per ricoprirli. Tra l’altro, ricordiamo al Miur che tutti i vincitori di concorso vanno assunti entro i tre anni e che, quindi, palleggiamenti o perdite di tempo non sono ammessi. I pareri favorevoli espressi oggi in VII Commissione Cultura sono quelli che avevamo fornito nel corso delle audizioni tenute a Palazzo Madama e a Montecitorio sulle stesse deleghe della 107/15. Ora, come allora, torniamo a chiedere anche una soluzione per i docenti laureati di terza fascia d’istituto: chi ha svolto oltre 36 mesi di supplenze, lavora con contratti di lunga durata, va stabilizzato, previo corso annuale abilitante.Anche per loro abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per venerdì prossimo 17 marzo.
Venerdì 17 marzo, giorno dello sciopero della Scuola proclamato dall’Anief, scade il termine per la pubblicazione dei pareri. Nel frattempo, sono giunti solo quello sulle 'norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività' e quello sulle 'norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato'. La linea rimane quella iniziale espressa dal Governo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): fino ad adesso non siamo stati ascoltati. Tranne che per l’equiparazione del titolo di studio finale della scuola secondaria di primo grado, da assegnare agli alunni con problemi di apprendimento rispetto ai normodotati, i parlamentari hanno assecondato la linea dell’Esecutivo di insistere sulle prove standardizzate e sul sempre maggiore peso ai fini della valutazione degli allievi. Si continua a preferire che l’Invalsi produca delle verifiche standard, ma anche che i docenti e le scuole vengano valutate attraverso i cosiddetti Rav, anziché andare a verificare caso per caso, istituto per istituto, quali sono i motivi che portano al successo o all’insuccesso formativo. Lo ripetiamo: delle fredde schede non possono sovrastare la centralità del territorio, della famiglia, degli agenti socio-culturali. Così si promuove la scuola dell’esclusione e non quella dell’integrazione, proprio l’antitesi di quella che dovrebbe essere la vera buona scuola.
Bandita oltre un anno fa, con l’impegno preso più volte dall’allora Ministro Giannini di concludere tutte le operazioni entro il 31 agosto 2016; la selezione si è trasformata in una vera agonia.Su molte materie, le commissioni stanno valutando i titoli per stilare le graduatorie, mentre per le scuole dell’infanzia mancano ancora le prove orali che prenderanno l'avvio il 7 aprile. Quindi, il rischio concreto è che se dovessero subentrare ancora lungaggini o intoppi, i vincitori di questo concorso non verranno individuati in tempo nemmeno per il prossimo 1° settembre. Poi ci sono i posti che non verranno mai assegnati per l’eccessivo numero di candidati respinti; i vincitori che non prenderanno mai posti per il mancato adeguamento delle classi di concorso rispetto agli organici; le prove suppletive, ancora da svolgere. E tanto altro.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si è partiti male, con delle norme d’accesso sballate, che hanno anche tagliato fuori per la prima volta i laureati, messo nelle condizioni i potenziali commissari di non accettare l’incarico o di lasciarlo dopo pochi giorni; di andati avanti perseverando nell’errore, adottando un’inspiegabile eccessiva severità delle commissioni; si sta concludendo in modo ancora peggiore, perché in alcune classi di concorso sono più i posti che rimarranno liberi che quelli che andranno assegnati. E siccome non ci sono più candidati nemmeno nelle GaE, viene da chiedersi chi verrà stabilizzato per insegnare quelle discipline fino al 2024. Anche per questi motivi, abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per venerdì prossimo 17 marzo.