Anief - Gli stipendi dei docenti italiani sono bassi e fermi nel tempo, peggio di noi solo la Spagna: Anief chiede di incrementare l’entità degli scatti automatici introducendone nuovi a inizio e fine carriera

In Italia gli stipendi iniziali degli insegnanti non sono solo modesti e abbondantemente sotto l’inflazione, inoltre dopo 35 anni di servizio crescono nemmeno del 50%; ci sono Paesi europei, invece, come Irlanda, Cipro, Paesi Bassi e Polonia, dove lo stipendio iniziale degli insegnanti può aumentare di oltre il 60% già nei primi 15 anni di carriera; in altri Paesi del Vecchio Continente, come il Portogallo, lo stipendio finale, dopo 34 anni di servizio addirittura supera il doppio di quello iniziale arrivando al 115,9%. Sono numeri e percentuali che potevamo immaginare, ma non in queste proporzioni, quelli contenuti nel rapporto di Eurydice sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa, Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2020/2021, pubblicato in corrispondenza della Giornata mondiale degli insegnanti svolta il 5 ottobre.
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