Con la pubblicazione del Decreto MUR n. 621/2024 sono state confermate le richieste avanzate in informativa dal sindacato Anief riguardo il chiarimento sulle abilitazioni per le classi di concorso oggetto di nuovo accorpamento (DM 255/2023) e sulla possibilità per quanti stiano frequentando il TFA Sostegno VIII Ciclo di contemporanea iscrizione anche ai percorsi abilitanti pur essendo entrambi percorsi con obbligo di frequenza. “Le nostre proposte di chiarimento che avevamo evidenziato sin da subito nei vari incontri di informativa con il MUR che si sono svolti in questi mesi sono state confermate dal Ministero dell'Università – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – ma il ritardo nella pubblicazione è inconcepibile e molti docenti saranno svantaggiati dall'avvio dei percorsi così in là nel tempo. Auspichiamo che ora le Università siano celeri nella pubblicazione dei bandi per consentire a tutti gli interessati il conseguimento dell'abilitazione per cui hanno titolo”.
Nel Decreto pubblicato ieri dal MUR, infatti, si legge che “I docenti che acquisiscono l’abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso che sono confluite, ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione e del merito adottato di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca del 22.12.2023, n. 255 nelle classi A-01, A-12, A-22, A-30 e A-48, A-70 e A71 sono da considerarsi abilitati per tutti gli insegnamenti compresi nell’aggregazione e per la nuova classe di concorso”, questo importante chiarimento già anticipato a febbraio dal sindacato Anief dopo un'attenta disamina della normativa sopraggiunta, permetterà a tanti docenti in possesso dei requisiti utili per l'accesso a una delle classi di concorso “accorpate” il conseguimento di un'unica abilitazione che sarà utile per l'intero accorpamento essendo di fatto, con la pubblicazione del DM 255/23, quelle classi di concorso confluite in un'unica classe di concorso. “Il prossimo anno certamente i percorsi abilitanti recepiranno in toto il DM 255/23 avviando percorsi con i nuovi codici per le classi di concorso accorpate – spiega Marcello Pacifico - ma quest'anno, visto che la pubblicazione del decreto di accorpamento è avvenuto “in corso d'opera”, l'unica soluzione utile per tutti i candidati era questo importante chiarimento che come sindacato siamo lieti di aver richiesto al MUR proprio nel rispetto della sopraggiunta normativa e dei diritti dei candidati interessati”.
Nel Decreto n. 621/24 si legge, inoltre, il chiarimento sul TFA VIII Ciclo, anche questo posto all'attenzione del MUR da parte del sindacato Anief: “Per l’a.a. 2023-2024 era importante fosse consentita la frequenza contemporanea dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale con l’ottavo ciclo dei percorsi TFA sostegno – continua il Presidente ANIEF – in tanti in questi mesi necessitavano di questo chiarimento e come sindacato abbiamo caldeggiato da parte del MUR l'adozione di questa previsione transitoria che risulta utilissima a tanti docenti che non vogliono solo conseguire il TFA sostegno ma anche l'abilitazione sulla materia”. Il Decreto MUR, infatti, chiarisce tale possibilità nonostante i due percorsi siano entrambi con obbligo di frequenza e specifica che gli stessi sono frequentabili in contemporanea “compatibilmente con la frequenza e la calendarizzazione delle attività formative”.
Il sindacato Anief, dunque, accoglie con favore la pubblicazione del DM 621/24 soprattutto perché era da troppi mesi atteso proprio per permettere a tanti docenti precari di conseguire l'abilitazione in base ai requisiti previsti dal DPCM 4 agosto 2023, ma evidenzia come tale Decreto sia in estremo ritardo ed auspica che ora le Università avviino con celerità le procedure di iscrizione per i candidati in modo da consentire loro il conseguimento dell'abilitazione in tempo utile per poterla sfruttare, anche nelle GPS, già dal prossimo anno scolastico. “Abbiamo sempre evidenziato le criticità di queste nuove procedure abilitanti soprattutto per i costi che graveranno sui precari e sui docenti interessati a conseguire un'abilitazione – conclude il presidente Pacifico – ma ritardare ancora nella pubblicazione di un decreto da troppo tempo atteso ora non deve svantaggiare proprio il personale precario”.