Stando ai dati finora scrutinati, l’ANIEF ha ottenuto una indiscutibile affermazione nelle RSU 2022, con l’elezione di un consistente numero di candidate candidati e percentuali di voto significative, nei singoli Enti e complessivamente nel Settore Ricerca.
Si è appena concluso l’incontro con Roberto Papi, capo dipartimento Enti di ricerca. Per rivedere la diretta, cliccare qui; per ascoltare le parole di Papi, cliccare qui.
L’Anief Epr ribadisce la sua contrarietà a meccanismi di differenziazione e fasce per la distribuzione della IOS per ricercatori e tecnologie e della produttività (fondino) per tecnici e amministrativi. Va ricordato che tale impostazione non abbia finora trovato applicazione in ANPAL nel corso di questi anni, da ultimo negli accordi integrativi firmati dalle Parti e certificati da MEF e Funzione Pubblica non più tardi della scorsa estate.
Il sindacato ha affermato che “nel mese di dicembre 2021, l’Anief e le altre organizzazioni sindacali sono state convocate dal CNR in merito al Regolamento sul Lavoro Agile e sollecitate a fornire contributi e osservazioni al testo. In quell’incontro l’Amministrazione evidenziò l’urgenza della definizione del Regolamento, motivata dalla necessità di rendere operative, in tempi utili, le modalità di applicazione a regime del lavoro agile in vista del termine dello stato di emergenza Covid. Ebbene, malgrado il regolamento sia stato approvato con modifiche dal C.d.A. in data 21/12/2021, a soli quindici giorni dalla fine dello stato di emergenza Covid, ancora nulla è stato comunicato al personale”.
È certamente significativo che il finanziamento degli EPR non vigilati dal MUR sia uno dei temi oggetto attualmente di confronto in Parlamento. Come si ricorderà, su questi aspetti l’ANIEF ha proposto recentemente specifica misura nella legge di conversione del DL sostegni ter, ripresa in uno specifico emendamento presentato al Senato della Repubblica (in dettaglio p. 75 del fascicolo degli ordini del giorno ed emendamenti al Disegno di legge n. 2505). Alla luce di altre proposte ed emendamenti avanzati sempre in sede parlamentare, a nostro parere invece non condivisibili (in dettaglio p. 80 del suddetto fascicolo), sembra opportuno ribadire alcune questioni rilevanti