Si stanno concludendo le operazioni sulla mobilità annuale nella provincia di Cosenza, opportunità che, seppur provvisoria, per un anno, ha visto negarne la possibilità a molti docenti, in particolare modo quelli di sostegno, nonostante ci siano ancora molti posti disponibili
L’Anief di Cosenza seppur da un lato evidenzia in tutta la provincia incongruenze e criticità nelle varie fasi, dall’altro punta il dito contro la rigidità nei tempi dettate dal Ministero dell’Istruzione. Questo ovvio accende i riflettori sull’ATP di Cosenza, che se da un lato ha lavorato alacremente, costringendo tutto il personale a effettuare orari di lavoro ad oltranza, per pubblicare gli esiti, spesso anche di notte pur di rientrare nell’assurda tempistica a danno dei nostri docenti dall’altro ci si chiede il perché si è dovuti arrivare a far prendere servizio il primo settembre a molti docenti nelle proprie sedi di titolarità in giro per l’Italia per poi farli rientrare, solo alcuni, non quanti in linea di massima previsti, nelle sedi di assegnazione provinciale il giorno dopo, non senza errori e malcontenti. Un giro vorticoso che mai come quest’anno, con l’incombente minaccia Covid-19, poteva e doveva essere evitato.
L’Anief di Cosenza, chiede, che si faccia luce sulle tante incongruenze rilevate, sulle tempistiche effettuate ma soprattutto la ricognizione dei posti disponibili su tutti gli ordini di scuola, su posti comuni/sostegno, per consentire il recupero di quelle sedi che per varie ragioni non sono state rese disponibili nelle svariate fasi sulla mobilità annuale.