Sono diverse le norme che riguardano il personale scolastico incluse nella Legge di Bilancio 2025, pubblicata da poche ore in Gazzetta ufficiale e diventata L. 207/2024: si va dalla revisione delle aliquote IRPEF agli aumenti per il CCNL scaduto, pari al 6% e con l’arrivo dell’indennità di vacanza contrattuale da aprile 2025; dall’utilizzo delle risorse per Welfare nel contratto ai 23 miliardi complessivi per gli aumenti stipendiali dei dipendenti pubblici entro il 2030, che porteranno incrementi del 16%; dai 386 milioni per valorizzare il sistema scolastico nel triennio prossimo al blocco del turn over del 25%; dal bonus bebè all’aumento del congedo parentale. E c’è anche la proroga dei pensionamenti anticipati con permanenza volontaria fino a 70 anni di età.
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La legge di bilancio 2025 verrà pubblicata nelle prossime ore in Gazzetta ufficiale: per la scuola, in attesa del rinnovo del contratto, in arrivo incrementi stipendiali dell’uno per cento da luglio per l’indennità di vacanza contrattuale e del 16% dal 2030 per aumenti dei contratti. Per quanto riguarda la carta docenti ai supplenti sarà riconosciuta ai precari con contratto fino al 31 agosto, mentre per i docenti di sostegno ci saranno 2mila posti in ruolo in più.
Sulla Carta del docente ai precari si registra un altro importante passo avanti: dopo oltre 20mila sentenze prodotte dalla paziente azione del sindacato Anief, il Parlamento corre ai ripari e con un investimento complessivo di 395,9 milioni di euro inserito nella Legge di Bilancio 2025 allarga l’assegnazione annuale dei 500 euro anche al personale insegnante con contratti a tempo determinato con scadenza 30 giugno oltre che, ovviamente, fino al 31 agosto dell’anno successivo.
Con la Legge 199/24 (DL 160 PNRR quinquies) sono state approvate anche alcune misure con impatto su Scuola e Università: per Anief serve una riflessione organica sul lavoro crescente che sono costrette a svolgere le segreterie scolastiche e anche sul ruolo degli insegnanti tecnico-pratici. Bene, invece, gli ITS del Piano Mattei e la proroga per le sessioni utili alle abilitazioni nazionale e CUN in attesa della riforma del reclutamento universitario.
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