Al via domani in Parlamento il voto per le proposte emendative al decreto PA: infatti, i deputati della I e XI Commissione della Camera potrebbero cambiare più passaggi del decreto legge, il n. 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile.
Altri 135 mila euro recuperati dai legali Anief in soli cinque giorni: sono i risarcimenti assicurati ad oltre cento docenti e Ata della scuola italiana, dopo che svariati Tribunali hanno accertato il danno economico esercitato nei loro confronti. Le sentenze, portate avanti anche in modalità collettiva, riguardano diverse questioni: la negazione della Carta del docente ai supplenti annuali, con il recupero totale anche di 3.500 euro da parte dell’insegnante precario o ex supplente (questa settimana è accaduto anche a Milano); la mancata presenza nello stipendio di tutti coloro che stipulano un contratto di breve durata della Retribuzione professionale docente; la mancata monetizzazione delle ferie non godute, con gli avvocati che hanno chiesto e ottenuto il recupero dell’indennità sostitutiva per le ferie mai usufruite; infine, risarcimenti danni per motivazioni svariate ma che spesso si riconducono alla discriminazione che l’amministrazione esercita riguardo i periodi di precariato, privati di scatti stipendiali automatici e con riduzione della portata anche nei conteggi che vanno a determinare le fasce di stipendio a seguito della ricostruzione di carriera. Risarcimenti del danno importanti si sono realizzati questa settimana in tre casi a Torino, dove il giudice del lavoro ha assegnato ai docenti cifre che vanno da 5mila a 6.300 euro più interessi.
Tra alcuni giorni riprendere la trattativa per il rinnovo contrattuale del personale scolastico: giovedì 1° giugno all’Aran si discuterà sui criteri per assegnare gli ultimi 400 milioni al personale della scuola e altri 37,5 milioni per gli ordinamenti professionali per il personale Ata. Intanto, però, per docenti e Ata, scatta l’allarme povertà perché negli ultimi tre lustri, dal 2008 al 2023, i loro aumenti stipendiali hanno portato poco più del 10% di incrementi, risultando ad oggi il 20% sotto l'inflazione.
I deputati della I e XI Commissione della Camera potrebbero cambiare più passaggi del decreto legge sulla PA, il n. 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile: dalle ultime indiscrezioni rispetto agli emendamenti segnalati da Fratelli di Italia e Lega martedì scorso, oltre che da M5S, alcune delle modifiche allo studio riguardano anche gli emendamenti sulla scuola salva-anno proposti in audizione alla Camera da Anief e Udir lo scorso 9 maggio.
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