L'Associazione, costituita da docenti e ricercatori in formazione, precari, in servizio, e di ruolo, nasce dall'esigenza e dalla volontà di tutelare, valorizzare, promuovere i professionisti dell'Istruzione e della Ricerca per salvaguardare e migliorare la Scuola e l'Università pubblica.
Per troppo tempo le figure dell’insegnante e del ricercatore sono state definite nei termini contrattuali e percepite dall’opinione pubblica per il loro solo carattere impiegatizio - e non professionale - a tal punto che oggi, nella crisi economica globale, tagliare e precarizzare posti e rapporti di lavoro, chiudere scuole e università, licenziare docenti formatori o abilitati con la falsa premessa di eliminare clientele e sprechi - in alcuni casi evidenti - ma non sradicati, sembrano essere le uniche azioni utili per poter risanare i conti pubblici, senza tener conto della funzione strategica dell’Istruzione e della Ricerca per la crescita del Paese. Non possiamo abbandonare a se stesse le nuove generazioni senza una formazione sempre più specialistica e completa soltanto perché il docente è considerato un numero in più nella catena dei dipendenti dell’Amministrazione. Non è in gioco l’interesse di una categoria, ma l’esistenza stessa della cultura senza cui viene meno il concetto di civiltà, di Stato.
Noi vogliamo dare dignità alla professione dell’insegnante aumentandone le risorse finanziarie dietro debita valutazione al di là della specificità disciplinare o delle funzioni ricoperte (introduzione di una carriera e di un’area di contrattazione separata tra docenti e ATA), investire nella formazione iniziale universitaria (valorizzazione della specializzazione a tutti i livelli, dal reclutamento alla ricostruzione di carriera) e continua (introduzione dell’anno sabbatico, di borse e potenziamento del diritto allo studio) incrementando vocazioni e attitudini, combattere la precarietà come stile culturale perché a parità di prestazioni il valore si misura nel merito e non nella natura contrattuale del rapporto di lavoro (parità di diritti nel C.C.N.L. tra docenti a tempo determinato e indeterminato a tutti i livelli, dagli scatti di stipendio, alle assenze, alla mobilità), ridare un ruolo, una motivazione, una prospettiva professionale ai docenti e ai ricercatori che giornalmente da silenti servitori dello Stato contribuiscono alla sua crescita culturale, far rientrare i giovani cervelli costretti a fuggire all’estero, valorizzare le eccellenze ed eliminare quei clientelismi e corporativismi che hanno squalificato il mestiere dell’insegnamento, offrire a tutti i cittadini il diritto a una migliore istruzione pubblica e una reale opportunità di promozione sociale senza alcuna discriminazione.
Per raggiungere questi obiettivi, l’ANIEF - Associazione professionale e sindacale - non parte dal nulla ma dallo spirito e dall’esperienza politica, professionale e sindacale maturata dalla dirigenza dell’A.N.I.E.F. - Onlus che, nell’ultimo quinquennio, è riuscita a inserirsi con determinazione, con competenza e con successo nel dibattito culturale, parlamentare e giurisprudenziale del nostro sistema di Istruzione.
Chiediamo ai docenti e ai ricercatori di non seguirci soltanto nelle iniziative culturali o sindacali promosse, nella lettura dei documenti pubblicati, con semplici iscrizioni o impegnative deleghe, ma soprattutto di partecipare attivamente alla promozione di strategie che mettano i professionisti della Scuola e dell’Università al centro di un adeguato dibattito e di una positiva decisione politica.
Vi chiediamo di riscoprire la vocazione a essere magistri vitae.
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