Contro un certo modo di fare sindacato, non certo colpa del Governo. Se si vuole cambiare la scuola, allora è possibile votare le liste Anief dove presenti.
Non ci sono fantasmi o paure da suscitare. Anche con pochi voti le RSU sarebbero comunque elette. Qui si gioca il voto alla lista, la fiducia di chi lavora ogni giorno dentro e fuori le classi per poi ritrovarsi con la liquidazione ridotta del 30% negli ultimi quindici anni, oppure senza gli scatti di anzianità da precari; o ancora con lo stipendio tagliato se neo-assunti, senza più progressione di carriera per anzianità, con la mobilità bloccata. Su questi temi i colleghi saranno chiamati a decidere chi deve o non deve più rappresentarli.
Noi vogliamo cambiare la Scuola per davvero e ci siamo riusciti già nelle aule dei tribunali. #iovotosoloanief
Dopo il 5 marzo tutto potrebbe cambiare, dipende soltanto da te, docente o ata, precario o di ruolo. Vota soltanto la nostra lista e se non siamo presenti per via di un meccanismo elettorale creato ad hoc per conservare l'esistente, non votare. Scegli il cambiamento. Dobbiamo insieme tornare a fare buon sindacato per una vera scuola dei diritti.