Straordinaria la vittoria riportata ieri al TAR del Lazio dall'ANIEF: il Tribunale Amministrativo stravolge il precedente orientamento e dà piena ragione a una nostra iscritta che si era vista escludere dalle Graduatorie di Merito del Concorso a Cattedra bandito ex D.D.G. n. 82/2012 perché in possesso di diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico. L'Avv. Tiziana Sponga, alla cui perizia e competenza il nostro sindacato ha affidato con fiducia la tutela dei tanti candidati iniquamente discriminati dal MIUR per questo motivo, ottiene una sentenza esemplare che vede il pieno accoglimento delle nostre ragioni e la condanna del Ministero soccombente al pagamento delle spese di lite.
La vicenda è ormai nota: il MIUR aveva dapprima confermato con Nota prot. n. 2879 del 26 ottobre 2012 la piena validità del titolo di accesso dato dal diploma sperimentale linguistico conseguito presso gli Istituti magistrali, salvo poi, a concorso già in atto, cambiare idea e, con la Nota prot. n. 3123 del 14 novembre 2012, sovvertire quanto precedentemente dichiarato. Questo altalenante modus operandi era stato prontamente censurato dall'ANIEF che, senza ulteriore indugio, aveva promosso ricorso proprio al fine di veder riconosciuta l'assoluta validità del diploma magistrale ad indirizzo sperimentale linguistico ai fini della partecipazione al concorso a cattedra.
Il TAR Lazio, prendendo atto che le ragioni dell'ANIEF avevano già ottenuto pieno accoglimento in Consiglio di Stato su questione analoga, recepisce quanto motivato in secondo grado, rettifica integralmente il suo orientamento precedente e accoglie il ricorso annullando gli atti impugnati nella parte in cui hanno comportato l’esclusione dal concorso di cui al D.D.G. n. 82/2012 dei possessori di diploma magistrale linguistico. MIUR, integralmente soccombente, condannato anche al pagamento di € 1.500 per spese di giudizio ed onorari.
La soddisfacente vittoria riportata dall'ANIEF risulta, come sempre, esemplare non solo per aver ottenuto giustizia, ma soprattutto per aver dimostrato che la tenacia e la perseveranza nel sostenere le ragioni di quanti si vedono quotidianamente negare i propri diritti da un Ministero dell'Istruzione troppo spesso “parziale” o incoerente nel proprio operato, alla fine ottengono sempre il risultato atteso e “fanno giurisprudenza”. La strada per i tanti candidati che si sono affidati con fiducia al nostro sindacato e alla perizia dei nostri legali, appare, ora, spianata e proiettata verso una rapida e definitiva risoluzione.