Con sentenza 9136 del 7 luglio 2015 relativa al ricorso R.G. 937/2013 i giudici amministrativi hanno stabilito, in via definitiva, che era sufficiente un punteggio di 30/50 per superare le preselezioni del concorso docenti ex DDG 82/2012. Si spalancano finalmente le porte del ruolo per tutti i ricorrenti collocati con riserva nelle graduatorie di merito.
Marcello Pacifico (Anief): il tempo e il diritto ci hanno dato ragione. Abbiamo impugnato il bando dell’ultimo concorso docenti su numerosi punti che ritenevamo illegittimi. Oggi si chiude trionfalmente la partita sul punteggio delle preselezioni. Adesso tocca alla riforma della scuola.
Giunge a conclusione la querelle giudiziaria sulle preselezioni dell’ultimo concorso a cattedra. Secondo il DDG 82/2012, infatti, il passaggio alle prove scritte doveva essere garantito solo a coloro che avessero raggiunto la soglia minima di 35/50 al termine della prova preselettiva. Il sindacato guidato da Marcello Pacifico, invece, ha denunciato da subito l’irragionevolezza di una simile soglia, considerato che una lettura attenta dell’art. 400 del d.lgs n. 297/1994 suggeriva che per la prova preselettiva fosse sufficiente una valutazione equivalente a sei decimi, ovvero 30/50, e non già a sette decimi (pari a 35/50).
Il ricorso, patrocinato per l’Anief dall’avvocato Irene Lo Bue, era partito subito sotto i buoni auspici dei provvedimenti cautelari favorevoli, grazie ai quali i ricorrenti hanno potuto proseguire il concorso, salvo poi rischiare di arenarsi in attesa della sentenza definitiva: il Tar, infatti, aveva inizialmente fissato a febbraio 2016 la data dell’udienza di merito. Troppo tardi, visto anche l’incombere del piano straordinario di assunzioni che il Parlamento sta approvando in via definitiva proprio in queste ore. La richiesta di procedere alla discussione d’urgenza del ricorso, prodotta dall’Avvocato Lo Bue, ha però convinto il tribunale ad anticipare la decisione.
Con la sentenza odierna, dunque, il Tar Lazio mette la parola fine alla vicenda esprimendosi a favore dei ricorrenti ed evidenziando come la prova preselettiva non sia “volta a saggiare le conoscenze dei candidati, avendo come fine quello di sfoltire la platea degli stessi”. I Giudici amministrativi condannano quindi il Miur a provvedere all’immediato inserimento a pieno titolo e non con riserva dei ricorrenti nelle graduatorie di merito.
“Il tempo e il diritto ci hanno dato ragione – dichiara soddisfatto Marcello Pacifico, presidente Anief - ; nel 2012 abbiamo impugnato il bando dell’ultimo concorso docenti su numerosi punti che ritenevamo illegittimi. Oggi si chiude trionfalmente la partita sul punteggio delle preselezioni e si spalancano finalmente le porte del ruolo per centinaia di ricorrenti”.
Il segnale che l’Anief invia al Miur e al Governo, mentre il Parlamento si avvia a pronunciare il sì definitivo alla contestata riforma della scuola, è chiarissimo: “Siamo sempre stati e rimaniamo dalla parte del diritto – conclude infatti Pacifico – per tutelare il personale della scuola da ogni abuso. Lo abbiamo fatto in occasione dell’ultimo concorso a cattedra e continueremo a farlo, più determinati di prima, contro una riforma che piace solo a chi l’ha elaborata”.
Siamo, ora, in attesa che il TAR pubblichi le sentenze relative agli altri numeri di ruolo dei ricorsi ANIEF Soglia 35. Non appena saranno pubblicate le altre sentenze, verrà data pronta comunicazione agli interessati.